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Psicologia

Ascoltare le voci – cap 4°

Le voci mentali sono un fenomeno cerebrale che mi incuriosisce moltissimo, vorrei comprendere se sto diventando pazzo oppure se sono a rischio cancro

Le voci mentali

Cercando di ricordare e confrontarmi con il passato potrei aver ascoltato le voci mentali anche prima di diventare single e dedicarmi allo studio dell’informatica.

Infatti ricordo che durante il lavoro c’era sempre presente una voce che mi continuava a sussurrare critiche o complimenti.

Ma effettivamente: poteva non essere qualcuno in carne ed ossa a parlare ma una voce mentale che appagava il cervello.

rimanevo infatti deluso dopo che avevo terminato il mio lavoro perché ciò che sentivo non corrispondeva con la realtà.

 

Quando iniziò a parlarti

Tentando si sondare il passato forse la voce iniziò all’età di 14 anni perché ricordo che mi rimproverò per aver parlato alle spalle di un amico.

Ricordo che cercavo una guida, non so se spirituale o materiale ma, che potesse insegnarmi qualcosa della vita della realtà che ancora non riuscivo a vedere.

Forse fu proprio per questo motivo che il mio cervello iniziò a simulare personaggio che riusciva a consigliarmi o a criticarmi.

La voce non era sempre presente come invece accade attualmente, ma raramente si faceva sentire probabilmente il cervello soffriva di solitudine purché fosse in mezzo alla gente.

La voce continuò a parlarmi sino a 24 anni di età quando incontrai un signore che si spacciava per maestro indiano di meditazione.

Non mi accorsi della sua mancanza per almeno 13 anni ma quando mi accorsi che ero sempre in silenzio tornai indietro nel tempo e mi ricordai del soggetto che faceva l’indiano.

Sempre nel periodo in cui iniziò il silenzio del mio cervello conobbi persone appassionate di macrobiotica e mi lasciai convincere a provare la loro cucina.

Ma purtroppo le mie condizioni economiche cambiarono bruscamente e dovetti tornare all’umile cibo ordinario, anche se continuai il vegetarismo per almeno 10 anni.

 

Quando tornò la voce

La voce misteriosa tornò alla ribalta mentre stavo andando totalmente sulla strada opposta a quella che avevo intrapreso prima di conoscere il santone indiano, ma italiano; forse di Napoli?

Con questa frase non intendo accusare nessuno perché ogni individuo è responsabile di ciò che sceglie e a ciò che vuole credere.

Purtroppo in quel periodo mi lascia incuriosire dalle culture orientali ma forse non le capii come dovevano essere capite sbalzai fuori dai miei programmi professionali e sentimentali.

 

Quale meditazione praticavi

Era il tempo in cui: chi aveva un autocontrollo ferreo sembrava che fosse bloccato nei chakra o nel suo carattere od anche nella psicologia

perché ho notato sovente che chi fa il santone o la santona sostiene anche di essere un vero psicologo e quindi: anche psicologia.

Quindi chi sembrava avesse un autocontrollo eccessivo era consigliato a farsi curare dalla meditazione per sbloccare i suoi piani sottili, i chakra e tutto il resto.

Purtroppo a 24 anni si crede più facilmente a uno sconosciuto che fantastica con l’invisibile che alla propria conoscenza.

Ricordo che il guru di Napoli mi guardò profondamente negli occhi che mi scappò da ridere poi mi mise una mano sulla testa e mi pronunciò una parola quasi incomprensibile.

Disse che se avessi meditato ripetendo mentalmente quella parola: avrei sbloccato tutti i chakra e avrei potuto esprimere totalmente ciò che ero in realtà.

Infatti si sbloccò tutto e insieme allo sblocco: persi anche tutto ciò che avevo costruito sino ad allora e riconobbi di essere un buffone.

 

Come hai risolto la fuga da te stesso

Dopo che mi accorsi di aver perso tutto l’autocontrollo che avevo ed anche la mia dignità di uomo civile, padre e marito: tornai immediatamente ai miei studi spirituali che avevo intrapreso prima di dedicarmi alle culture orientali.

Con questo metodo dimenticai la meditazione, la frase suggerita dall’Indiano di Napoli e riacquistai l’autocontrollo personale.

Perché leggendo alcuni versetti delle antiche scritture riuscivo a vedere la mia posizione nella società e questo mi permise di frenare la mia corsa nel vuoto.

Sicuramente se non avessi fatto tutte queste esperienze: non avrei neppure costruito questi blog, con i quali voglio trasmettere le informazioni che sono riuscito ad apprendere durante le mie pazzie.

 

Cosa deduci dalle voci mentali

Non credo sia un tumore anche se non posso vedere il cervello e lui non può vedere me, ma farò un controllo per prevenzione.

Sostengo invece che il mio cervello si  sia costruito il suo mondo perché quello esterno non gli gradiva un gran ché.

Che in questo mondo, generato dalle elaborazioni mentali, la mia mente si sia specchiata e abbia creduto di essere in compagnia.

ma continuando a rispecchiarsi ha rivisto la stessa informazione leggermente diversa e quindi si è abituata a questo tipo di compagnia.

Mentre ipotizzo che le informazioni ricevute, ma che non ricordo di aver appreso in questa esistenza, possano essere nascoste:

nel subconscio o in una memoria collettiva dalla quale tutti attingiamo informazioni anche inconsciamente.

 

Che figure simula la tua mente

Non simula figure sono solo le voci che assomigliano alle persone che ho amato e con cui ho vissuto; ascolto voci di bambini,

ragazze, amici, anziani e anche quella di mia madre e di mio padre; raramente quella dei nonni anche se, con loro, ho vissuto più che con gli altri.

E’ la voce: che mi ricorda la fisionomia di una persona, perché la mia mente intona diversi timbri di voce, quelli che gli sono rimasti più impressi.

O quelle che vorrei ascoltare ancora, si: potrebbe essere il desiderio di rivedere queste persone che stimola il cervello a generare voci.

Queste considerazioni sono personali e non sostituiscono il parere del tuo psicologo

 

Leggi gli articoli precedenti

1°) Quali sono le entità del cervello

2°) Cosa rischi seguendo le entità cerebrali?

3°) Come affrontare le entità cerebrali

Di Gogoos

Studioso di psicologia e teologia, blogger multitasking, pubblica informazioni di attualità, cultura, scienza, psicologia e spiritualità nell'umana ambiguità che esprime e manifesta la struttura dell'umanità