Anatomia del pene circonferenza e lunghezza

L’anatomia del pene e le sue misure possono variare a causa dell’eccitazione e della libido attivate nell’uomo dal sex appeal femminile

Circonferenza e lunghezza del pene

L’organo sessuale maschile ha in media una circonferenza di 11 centimetri che corrispondo a circa 3 centimetri di diametro ed una lunghezza media che può variare tra i 13 e i 16 centimetri.

Misure che possono cambiare a causa dalla libido dell’uomo e dal sex appeal che, la donna o il partner, esercita su di lui, durante i preliminari, che possono iniziare con semplici parole.

Ricordo un’esperienza giovanile con una ragazza che mi eccitò tantissimo semplicemente col suo Eros espresso dal suo comportamento, dalla sua cultura e dal suo fascino, che mi ritrovai tra le gambe un organo sessuale mai visto prima.

Questo fenomeno mi stupì enormemente suscitando la mia curiosità e facendo alcune ricerche scoprii che le misure del pene cambiavano in relazione alla donna che avevo vicino e dagli stimoli che la sua presenza fornisce.

L’anatomia del pene la sua importanza

E’ pressoché nessuna siccome la donna media stima l’uomo per le sue capacità intellettive, professionali, sentimentali ed economiche, infatti le necessità fondamentali della donna,

per convivere con un uomo, non riguardano la lunghezza del suo organo sessuale ma la capacità di fornirle sicurezza sentimentale ed economica, siccome il suo istinto materno la stimola a cercare solidità e certezze nel rapporto di coppia.

Il concetto può cambiare leggermente per coloro che hanno rapporti omosessuali siccome il rapporto sessuale anale necessita di misure più impegnative mentre quello vaginale preferisce evitarle a parte casi particolari.

L’impotenza in psicoanalitica

Per lo psichiatra Sigmund Freud l’atto sessuale può essere ostacolato da complessi meccanismi psicodinamici, ansie e paure inconsce ed infantili; e l’ostacolo può essere una semplice inibizione o una vera ostilità nei confronti del sesso opposto.

Inconsciamente il soggetto potrebbe provar timore come se stesse trasgredendo; e generando in lui un profondo senso di colpa e paura per la sessualità, ordina al suo corpo di difenderlo dall’azione che teme, invece che desiderarla.

Questa paura può essere generata dall’idea inconscia che il pene possa lesionarsi all’interno della vagina che, a volte, viene considerato un organo castrante.

Oppure il soggetto potrebbe aver paura di ferire la donna amata proiettando così sulla partner la sua ansia di castrazione, infatti il paziente affetto da disfunzioni erettili è in grado di manifestare il vissuto della donna castrante.

Siccome sovente, questi individui, considerano le donne come prevaricatrici, bugiarde e capaci di sopraffare l’uomo piegandolo ai loro capricci.

Questo fenomeno dipende, per l’ottica psicoanalitica, dal mancato superamento del complesso di Edipo per cui, nei casi più semplici, l’impotenza è generata da un attaccamento sessuale, inconscio, con la madre;

perché, questi soggetti, affermerebbero che solo una donna, simile alla loro madre, potrebbe comprenderli, il che resta un’utopia; siccome, nel complesso di Edipo, nessuna donna, tranne la madre sarà, per loro, una brava persona.

Un altro caso di impotenza potrebbe nascere dalle molteplici avventure sentimentali che, però, non hanno generato un legame durevole e

questo fattore potrebbe essere il risultato di una vendetta inconscia, verso la propria partner, che rappresenta tutte le altre donne che non lo hanno amato, come i maltrattamenti della madre.

La British Urology Journal

Coinvolse, nel 2015, circa 15 mila uomini di tre continenti diversi ed ha rilevato che la dimensione media del pene, in tutto il globo, è poco più di 13 centimetri ed in base a questo dato l’Italia è già al di sopra della media.

Per gli esperti l’anatomia del pene umano è determinata da fattori genetici, più che dallo stile di vita, siccome l’organo sessuale maschile si sviluppa nell’utero ma durante la pubertà dove il testosterone dirige la crescita.

La mia età e il desiderio sessuale

Ho esattamente 58 anni con una vita sessuale e sentimentale, alle spalle, abbastanza completa sia emotivamente che sessualmente, almeno per il mio ego che, in giovane età, non mi lasciava alternativa a quella esperienziale.

Oggi, già da circa 10 anni, il desiderio sessuale e la libido sono calati notevolmente che, a volte, devo impegnarmi mentalmente, sul desiderio, per poter fare semplicemente autoerotismo.

Mentre all’età di 40 anni iniziai a notare che nel momento in cui la donna esauriva la sua libido anche il mio organo sessuale tendeva a diminuire di volume

perdendo quasi l’erezione probabilmente dovuto a un fattore psicologico più che fisico che reagisce al comportamento della donna.

Oggi saltuariamente vado in erezione solo con uno sguardo, rivolto al sesso opposto, ma la mia mente quasi fugge l’idea di un rapporto sessuale o sentimentale.

Ho riflettuto sulla probabilità di blocchi inconsci dovuti a esperienze sentimentali o sessuali, non conformi alle mie aspettative, ma credo che, nonostante ci siano state anche delle relazioni sentimentali traumatiche, nel mio profilo psicologico,

l’età e la maturità di un uomo siano fondamentali per un cambiamento sostanziale anche nella sua vita sessuale, infatti noto il mio cervello desiderare maggiormente l’autorealizzazione di se stesso più di ogni altra cosa.

Anche perché, nella sessualità e nei rapporti sessuali, non v’è poi quel gran orgoglio e soddisfazione che tanti venerano, siccome ognuno di noi può essere potenzialmente migliore di un altro individuo, anche nel rapporto sessuale.

Oltre a tener presente che, due persone, sono quasi come due sostanze chimiche che, unendole, reagiscono trasformandosi e nella trasformazione

si trasforma anche l’anatomia del pene, quindi dovremmo essere esperti in chimica per trovare il nostro partner ideale; ma anche se facessi un’analisi di questo tipo

resta sempre la sfera dei problemi economici a frenare il desiderio sessuale, oltre alle paure sanitarie, quindi: puoi immaginare che libido

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