Attivista turca Gulshah Sultan dichiara ad Al Arabia la principale richiesta delle donne turche che consiste nella parità dei diritti civili tra donne ed uomini
Parità alle donne turche
Costruiremo città libere, strade libere e vite libere! A causa di questo slogan cantato dalle attiviste sembra abbiano perso la vita sette donne secondo le indagini svolte dalle autorità turche.
Morti che vengono soprannominate sospette e che in Turchia hanno raggiunto lo stesso numero di decessi per femminicidio; ma le donne turche non rinunceranno a battersi ulteriormente per ottenere la parità dei diritti civili.
Con la crescente consapevolezza sociale gli uomini turchi hanno compreso che non possono più legittimare la loro violenza, contro le donne, occultando i loro femminicidi dietro la scusante dell’incidente o del suicidio, approfittando così dell’impunità.
L’oppressione maschile, esercitata sulle donne, è ancora presente in quasi tutto il mondo anche se come in Turchia sovente nascono scappatoie legali che rendono impunibile tale oppressione.
Personalmente potrei consigliare all’uomo, che si scopre incapace di convivere felicemente con la donna, di evitare questa convivenza; sia per il benessere e la salute della donna che per la libertà del maschio che, in solitudine, può ritrovare se stesso, la sua libertà e la sua pace.
Probabilmente però l’uomo non è del tutto capace di vivere senza la donna al suo fianco ed in alcuni paesi può sposarne anche più di una con i risultati che possiamo osservare.
Perché comunque l’opportunità della poligamia non risolve in alcun modo le incomprensioni che possono nascere tra i sessi opposti anzi può generare forti gelosie, per entrambi, che sfociano, poi in atti violenti.
Gulshah Sultan
Rappresentante dell’Associazione Femminile Turca per i diritti civili della Donna che manifesta per la parità tra uomini e donne nel mondo civile e professionale oltre a chiedere indipendenza nel prendere decisioni importanti per la vita sociale e privata di ogni donna.
Le dichiarazioni dell’attivista Gulshah Sultan sono pubblicate dalla piattaforma “Stop the Killing of Woman” la più famosa tra le organizzazioni femminili in Turchia; che dal 2010 combatte la violenza domestica esercitata sulle donne turche documentando i casi di femminicidio.
Gulshah Sultan ribadisce il suo desiderio, in un’intervista ad Al Arabia.net, di volere un livello di parità tra donne ed uomini oltre all’indipendenza necessaria per decidere della propria vita siccome purtroppo la struttura familiare tradizionale e la società patriarcale turca non lo consentono.
Appellandosi alle autorità perché smettano di tollerare la violenza contro le donne ed accettino la convenzione di Istanbul; infatti, dopo il ritiro della Turchia avvenuto nel 2021, i crimini contro il sesso femminile sono aumentati a dismisura.
