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La Retta Via

I versetti della giustizia finale

In tutti i libri sacri della cultura monoteista puoi trovare i versetti della giustizia finale che fanno riferimento alla fine dei tempi: il terremoto

La giustizia

Considerati dal profeta Muhammad i versetti più terrificanti del Libro perché rappresentano con estrema precisione lo svolgersi della fine dei tempi e

l’inizio di una nuova vita alla  presenza dell’Altissimo; che ha emesso la sua sentenza nei confronti di tutti gli uomini per ciò che hanno  espresso nelle loro intenzioni durante le scelte decise in questa vita.

Un momento terrificante per coloro che avevano  dimenticato il patto stipulato, con l’Altissimo, all’inizio dei tempi; infatti l’uomo fu l’unica creatura che volle  

assumersi la responsabilità della fede ma poi dimenticò il patto stipulato e la sua scelta.

Mentre gli altri esseri creati rifiutarono la considerazione della fede per paura di non essere capaci a sopportare tale responsabilità.

I versetti più terribili del Libro si trovano al capitolo 99 del   Corano con il titolo di: Il Terremoto.

 

I versetti  della giustizia finale

Un breve capitolo che chiarisce molto bene il concetto di fine e   giudizio; è costituito da otto versetti che il Profeta definisce: i terribili della rivelazione.

 

Interpretazione del Capitolo 99 del Corano

Il Terremoto

Nel nome dell’Altissimo Comprensivo e Indulgente

1°) Quando la terra sarà scossa dal terremoto

2°) La Terra rigetterà gli uomini

3°) L’Uomo domanderà: Cosa Succede?

4°) In quel giorno reciterà le sue intenzioni

5°) Perché l’Altissimo glielo avrà imposto

6°) In quel giorno gli uomini usciranno in gruppi perché possano osservare le loro opere

7°) Chi avrà compiuto il peso di una piccola intenzione di bene: la vedrà

8°) Chi avrà compiuto il peso di una piccola intenzione di male: la vedrà

 

I versetti della giustizia finale

Il peso di una lieve intenzione di bene

o di male: indica l’intenzione con cui intraprendiamo ogni scelta ed ogni azione, iniziando a valutare il fenomeno da semplici abitudini quotidiane.

La responsabilità della fede: consiste nell’aver scelto di giudicare, di elaborare, di conoscere e discernere per generare consapevolezza nella nostra coscienza.

 

Ma quando fummo consapevoli

rifiutammo, forse inconsciamente, di essercene assunti la responsabilità infatti: gli altri esseri viventi, presenti sul pianeta, non esprimono i nostri  giudizi e discernimenti ma accettano ogni fenomeno nella totale sottomissione.

Gli Umani hanno ottenuto dall’Altissimo ciò che gli animali non hanno neppure avuto il coraggio di chiedere.

Ma quando la specie umana ottenne ciò che domandava   essa preferì dimenticare e negare Colui che le aveva risposto e concesso discernimento, conoscenza e  giudizio.

 

Rompendo il patto

stipulato con l’Altissimo che ordinava semplicemente: di non associargli alcunché e di riconoscerlo in ogni fenomeno della nostra esistenza.

Dimenticanza e negazione che generò egoismi, odi, gelosie e vendette   distruggendo la pace e la sicurezza della specie umana. L’Altissimo è sempre tra te e il tuo cuore.

 

Di Gogoos

Studioso di psicologia e teologia, blogger multitasking, pubblica informazioni di attualità, cultura, scienza, psicologia e spiritualità nell'umana ambiguità che esprime e manifesta la struttura dell'umanità