Il politeismo prende il nome arabo di shirk che significa associare, l’associazione di entità, cose o persone all’Altissimo: è miscredenza
L’associazione
La parola “shirk” in questo caso, è di origine araba che significa: associare; da non confondere con la parola inglese shirk che significa: sottrarre.
Per i musulmani lo “shirk” indica la cultura politeista che ama generare molteplici divinità più o meno associate: all’Origine del tutto, mentre esse sono solo il frutto della fantasia e dei desideri della specie umana.
Cos’è il politeismo: Shirk o associazione
Attualmente: l’umanità è coinvolta in questo genere di adorazione; anzi: proprio in questi anni alcune istituzioni religiose monoteiste: vorrebbero riunire le divinità con la scusa di unire
tutta l’umanità nella pace, dimenticando che l’umanità è già stata divisa da Gesù in due gruppi: coloro che ragionano e chi fa finta di non riuscirvi.
Ma, nonostante questa mia considerazione, coloro che stanno associando il politeismo al monoteismo: non stanno portando pace, unità e prosperità ad alcuno; tranne che per la loro economia.
Nelle mie ricerche mi avvicinai anche al mondo politeista, ma notai tra gli adepti di tali culture: esprimere desideri attinenti al benessere materiale e all’appagamento di questa vita, negando o sottovalutando la vita futura.
Non riuscii a soffermarmi, per molto tempo, in mezzo a loro; perché di carattere molto diverso anche se ho appagato anch’io i miei desideri materiali.
Ma smisi di cercare solo l’appagamento perché notai il generarsi di molta confusione mentale e stress dovuti all’aspettativa di ciò che desideravo.
Ed anche l’esempio dello stile di vita e delle sue conseguenze: di individui, che adoravano diverse divinità, non appariva dei migliori
Quindi: compresi dove stavo mettendo i piedi e tornai sulla mia strada per evitare di comprarmi lo stesso destino.
Il politeismo
o più esplicitamente l’associazione, di molteplici divinità, a Colui che ha creato tutto ciò che puoi vedere e ciò che è invisibile ai tuoi occhi:
nasce alle origini della civiltà umana, circa 6000 anni fa, ma associare qualcosa all’Altissimo non si limita alle statuette di legno, di marmo o di gesso e alle fantasie umane.
Ogni giorno tutti gli esseri umani tendono ad associare qualcosa al Creatore dell’esistenza, anch’io mi trovo sovente in difficoltà a causa della mia cultura di origine.
Generare e adorare un’altra divinità: è più semplice che respirare, infatti: basta considerare il primo giudizio, che esprimiamo nei confronti di un evento piacevole, per comprendere il fenomeno.
Cos’è il politeismo: Shirk o associazione
Esempio per occidentali
Se Oggi hai evitato un incidente: dirai per fortuna ho evitato l’incidente; e se hai mangiato bene dirai: che brava questa cuoca
se incontri qualcuno che ti aiuta: penserai che quell’uomo ti ha aiutato; se bevi un po’ d’acqua, dopo una lunga sete, dirai: che buona quest’acqua, mi ha dissetato.
Anche durante alcuni momenti, che sembrano fortunati: assocerai al fenomeno il tale oggetto o la persona, che era con te durante l’avvenimento gioioso.
Per noi occidentali: sembrerebbe normalissimo, reagire come in questi esempi sopraelencati; ma la realtà spirituale non è quella che sosteniamo con tali considerazioni.
Gli esempi che ti ho descritto
sono paragonabili alla cultura politeista non capace di sostenere che tutto ciò che accade: è merito esclusivo dell’Altissimo.
Sottolineando che: anche se dobbiamo ricordarci di Colui che ci permette l’esistenza: chi non è capace di ringraziare l’uomo non è capace, neppure, di ringraziare l’Altissimo.
Cos’è il politeismo: Shirk o associazione
E’ doveroso
ringraziare l’uomo: non va associato alcunché a Colui che ha in suo potere tutto ciò che è visibile ed invisibile.
Perché l’Altissimo dipende da se stesso e non necessita alcunché; mentre l’esistenza e tutto ciò che in essa è contenuto: dipendono dalla Sua volontà.
Per questo motivo, il Profeta Muhammad insegnò agli uomini: di pronunciare in ogni situazione il nome dell’Altissimo e invocarlo tramite le formule:
Se Lui vuole, prima di compiere un gesto, e: così Lui ha voluto, dopo qualsiasi avvenimento.
Ricordandoci che l’Altissimo: accetta sempre il nostro cambiamento e correrà verso di noi se andremo verso di Lui camminando.