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Come cambiare carattere verità o utopia?

Il carattere si plasma nel soggetto durante la crescita e modificarlo è un’utopia ma quando matura, nel tempo, esso sembra cambiare

Mutazioni inconsce

Cambiare carattere è un’espressione popolare che indica un cambiamento drastico delle abitudini e del modo di esprimersi di un soggetto ma sostanzialmente il carattere non può mutare perché plasmato durante i primi anni di vita del bambino.

Ciò che possiamo mutare è, in realtà: l’educazione, la mentalità e la cultura che incidono in parte anche sul carattere perché pongono dei freni o liberano il soggetto che acquisisce una nuova informazione.

Esempio: ciò che permette al soggetto di acquisire nuove informazioni è un lato del suo carattere che lo rende ricettivo difronte alla novità mentre con le nuove informazioni potrà fare nuove scelte che incideranno sul suo comportamento.

Ne consegue: che la parola, carattere, usata in questo articolo indica il mutamento della mentalità e del comportamento del soggetto che apprende una nuova cultura.

 

Come cambiare carattere

Prima dei 24 anni di età avevo una mentalità molto simile a quella attuale con meno risorse informatiche e più sogni da vivere ma in sostanza ero dedito allo studio, al lavoro, alla serietà professionale e non avevo in mente alcun desiderio fantasioso che potesse trascinarmi fuori strada.

Ma dopo i 24 anni di età il mio carattere cambiò improvvisamente senza imporre alcun freno tranne per ciò che sostenevo: pericoloso; che in realtà

era forse meno pericoloso delle mie nuove fantasie che per desiderio diventavano: normale abitudine quotidiana e non incutevano alcuna paura.

 

Come cambiare carattere

Cosa studiavo in quel tempo

Prima dei 24 anni di età e dall’età di 16 anni intrapresi studi religiosi inerenti al monoteismo e alla cultura orientale.

Oltre al lavoro quotidiano di falegname e restauratore di mobili antichi: componevo canzoni e suonavo con un band musicale, intrapresi studi di carattere spirituale perché fu

una passione che nacque molto presto, a circa sette anni di età, dopo aver frequentato chiese e sale di testimoni di Geova, insieme a mia nonna, che probabilmente aveva curiosità simili alle mie.

 

Un giorno decisi di sfidare gli insegnamenti

Osservavo persone che vivevano senza scrupoli, senza obblighi morali e si divertivano senza che, per questo: gli mancasse alcunché; quindi misi a confronto il mio stile di vita,

la mia età, le mie scelte e i miei sacrifici con l’esistenza di queste persone; allora decisi di provare a testare le informazioni apprese dai libri sacri e dai movimenti religiosi che avevo frequentato sin a 24 anni di età.

Ma non volli esagerare: mi promisi di  violare una sola legge che, per tradizione ebraica, fu scelta dai Testimoni di Geova che io consideravo: i più vicini al monoteismo tra i credenti del cristianesimo occidentale.

 

Come cambiare carattere

La legge violata

Tra tutte le leggi del monoteismo, scelsi di violare quella che il mondo dell’ateismo, della sanità e dell’industria farmaceutica, considerano la più ignobile: il divieto di trasferire il sangue umano da un soggetto ad un altro.

Quindi decisi di donare il mio sangue per almeno cinque volte, così posso riprovare a simulare ciò che provai dopo qualche giorno dalle trasfusioni.

Non mi sentii in colpa per alcunché nonostante avessi violato una legge religiosa, non percepivo blocco psicologico, anzi provavo la sensazione di aver salvato la vita a qualche mio simile.

Ma mentre salvavo la vita ad un mio simile stavo guastando lentamente la mia, non fisicamente ma psicologicamente, solo dopo un po’ di tempo mi accorsi di aver cambiato il mio carattere;

dopo circa tre anni, infatti iniziai nuovi studi inerenti al monoteismo islamico, sia per approfondire la mia cultura monoteista sia per ritrovare me stesso; ma in queste ricerche apprsi che le leggi del monoteismo non scherzano; e per ritrovare me stesso impiegai circa 9 lunghi anni.

 

I sintomi della donazione di sangue

I sintomi che percepii dopo tutte le donazioni consistevano in una leggera debolezza fisica preannunciata in ogni donazione e quindi normale ma psicologicamente

provavo la mancanza di qualcosa che non potevo neppure conoscere perché ignaro di tali conseguenze; io non ero più me stesso: dopo alcuni mesi dall’ultima donazione di sangue

iniziai a fare scelte che non mi appartenevano ma nelle quali mi ritrovavo senza cercarle personalmente; compresi che chi trasgredisce una legge automaticamente è costretto a trasgredirne il maggior numero per inevitabile conseguenza naturale.

 

come cambiare

Perché trasgredire tutte le leggi

Non tutte le leggi perché se il cervello resta parzialmente consapevole ti ferma quando si accorge che stai compromettendo la sua salute ma è legge fisica che trasgredendo vengano compromesse anche molte altre leggi.

 

Dopo aver donato il sangue il cristiano

Per riuscire a superare il senso di colpa nato dalla mancanza di rispetto al tuo corpo e alla tua vita devi inventarti una menzogna e crederci sempre; con conseguente distrazione del cervello che invece di fondare le informazioni sula realtà deve adattarsi a mentire.

A questo punto il cervello non bada più alle leggi fisiche perché contraddette dalla menzogna e liberamente: confonde la realtà e le tue scelte con essa.

Nasce, quindi, un’ideologia di vita nella quale il soggetto si rinchiude per paura di vedere la realtà  e la responsabilità delle sue scelte protetta come una fortezza per non lasciare entrare il nemico.

 

Quando cambiò il carattere

Conseguenze della violazione

Le conseguenze, senza pretendere di associarle solo alla donazione di sangue ma più probabilmente ad una sequenza di eventi:

furono disastrose per tutte le scelte che avevo intrapreso sin dall’adolescenza, non mi riconoscevo più in me stesso e non capivo cosa stesse accadendo alla mia persona.

Anche se avevo interrotto le donazioni di sangue, già da qualche anno, perché non ero certo che fosse la scelta giusta per il mio organismo; il cambiamento continuò

ad incidere anche con gli studi che avevo intrapreso e quindi dovetti attendere che questi mutamenti, inconsci: terminassero autonomamente; per riprendere le redini della mia volontà e riuscire a staccarmi dal vortice che mi aveva rapito dalla realtà e dalle scelte della mia vita.

 

Cosa sostiene la psicologia del carattere

Il carattere di un individuo si inizia a formare nell’età infantile radicandosi al soggetto e irrigidendosi col passare degli anni.

Molto difficile se non impossibile è riuscire a modificare il carattere di un soggetto anche se tutti amiamo sentirci liberi.

Io invece sostengo che il vero carattere compaia solo sporadicamente, solo durante uno stress nervoso, una grave stanchezza, un quid emozionale eccitato al massimo;

che dopo qualche anno di studio comprenderò che è l’inconscio, l’altro, che il soggetto non può dirigere per i suoi motivi morali o legislativi, perché impegnato a difendere o ad esaltare se stesso.

Ne consegue che quando credo di mutare il mio carattere in realtà esso si rivela per quello che è; nella sua presa di potere sull’educazione che lo rende libero di esprimersi.

Esempio: per educazione civile e morale non dormirei mai su di una panchina pubblica, sia per vergogna che per timidezza, ma il giorno in cui mi sono ritrovato

in un luogo dopo 48 ore di veglia e senza un’alternativa per riposarmi: ho dormito 12 ore su di una panchina pubblica in una stazione ferroviaria; senza pormi il problema della gente che mi osservava e giudicava, per ciò che io credevo di non essere capace di dimostrare cioè il barbone.

 

Come cambiare

Ciò che sostengo dell’informazione

e sul suo potere di modificare la realtà individuale, come ho citato in alcuni articoli precedenti, non incide direttamente sul carattere ma sul modo di osservare le proprie circostanze.

Se ti propongo un’informazione che ti permette di gioire anche ciò che ti circonda diverrà per te gioia mentre le tue informazioni di tristezza ti spingevano ad osservare tutto in negativo.

 

Come confermi che il carattere non cambia

Molto semplice confermare questa verità: infatti a circa 30 anni di età mi accorsi di essere molto geloso non solo di mia moglie ma anche del mio lavoro, dei miei sogni e delle mie scelte.

Questa gelosia mi rovinava l’armonia quotidiana quindi decisi di sconfiggerla come fosse una componente nemica del mio carattere.

Per combattere questa lotta mi spinsi in ambienti ove la gelosia non poteva esistere e quindi affrontai me stesso credendo che avrei trasformato il mio carattere geloso.

Ma oggi a 54 anni di età riesco a notare che ho veramente trasformato in me stesso durante i miei esperimenti e le tecniche che sostenevo ideali per cambiare carattere soprattutto perché sono maturato ma i problemi del carattere sono rimasti.

 

Quando cambiò il carattere

Sino a 37 anni di età: tentavo il compromesso, il perdono, la comprensione ma dopo notai che chi si dilungava con persone di poca fiducia rischiava di perdere tutto anche la libertà di vivere, vanificando totalmente se stesso

Quindi non mi lasciai trastullare dalle false promesse di chi non badava alla sensibilità altrui ma presi la decisione di allontanarmi con dignità; senza prolungarmi in parole o insulti perché tutto ciò rigonfia la gelosia e ti rinchiude nella prigione della relazione impossibile.

Nell’ultimo caso che mi capitò, circa un anno fa, mi sentii innamorato di una donna che avevo già conosciuto e per timore di tornare con lei: le chiesi con gentilezza ed educazione

di mandarmi a quel paese; perché il mio innamoramento non aveva alcun significato; alla terza richiesta ella esaudì il mio desiderio ed io mi tranquillizzai perché avevo evitato un grave errore per il mio carattere.

 

Come cambiare

Quali alternative alle trasfusioni di sangue

Attualmente esiste il surrogato di sangue umano o sangue artificiale che fornisce un’alternativa alle trasfusioni di sangue umano naturale; un sangue che aiuta la chirurgia

al lavorare in totale sterilità da microbi o dalla trasmissione di malattie passate inosservate durante le analisi; oppure per evitare la soppressione immunitaria cioè il rifiuto dell’organismo a ricevere un tipo di sangue umano.

Anche nell’antichità si eseguivano esperimenti con surrogati del sangue: William Harvey medico inglese vissuto dal 1578 al 1657 suggerì l’uso di birra, urina, sangue animale come sostituti del sangue

mentre Sir Christopher Wren: anatomico, fisico, matematico, geometra ed astronomo inglese vissuto dal 1632 al 1723 ipotizzò l’uso dell’oppio e del vino per sostituire il sangue umano.

Queste informazioni non possono sostituire il parere del tuo medico o quello del tuo psicologo, grazie per la visita

Di Gogoos

Studioso di psicologia e teologia, blogger multitasking, pubblica informazioni di attualità, cultura, scienza, psicologia e spiritualità nell'umana ambiguità che esprime e manifesta la struttura dell'umanità