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Pigna capacità alimentari e curative

La pigna è simile ad un fiore primitivo nasce da una pianta con seme nudo nominata gimnosperma ed appartiene alla famiglia delle conifere

 

Proprietà della pigna

Il prodotto più usato è il seme del pino contenuto nella pigna che prende il nome di pinolo che è tra gli alimenti con maggior apporto calorico circa 673 calorie su cento grammi di prodotto,

infatti nei pinoli sono contenuti circa il 13% di carboidrati, betacarotene di luteina e zexantina; 3,7% di fibre, circa il 68% di lipidi e il 13,6 % di proteine oltre a contenere vitamina A,  C,  molta vitamina E,

acido pantotenico, niacina, piridossina, riblofavina, tiamina e i sali minerali quali: calcio, ferro, fosforo, manganese, magnesio, potassio, rame, selenio, sodio oltre ad essere ticchi di omega 6.

 

Capacità benefiche del pinolo

I pinoli possono ridurre il colesterolo nel sangue e l’acido pinoleico aiuta a perdere peso calmando l’appetito, ha capacità antiossidante per le cellule, tende ad abbassare la pressione arteriosa e rallenta l’invecchiamento equilibrando il metabolismo.

 

Effetti collaterali

Il consumo eccessivo di pinoli può essere responsabile di cacogeusia la sensazione spiacevole di sapore sgradevole in bocca che

scompare facilmente senza conseguenze; ma il pericolo, nel consumo del pinolo, può dipendere da un’allergia ed è quindi doveroso consultare il parere della medicina.

 

Capacità benefiche della pigna

Con alcune pigne di pino mugo puoi produrre un ottimo sciroppo, nominato come la pianta che produce le pigne da cui si può estrarre; il Pino Mugo è utile alle vie respiratorie,

per affrontare la stagione, invernale per prevenire e curare mal di gola, raffreddore e tosse, infiammazioni a bronchi e polmoni che dipendano,

esclusivamente, da malattia raffreddamento; questo sciroppo ha effetto mucolitico e antinfiammatorio, calma l’influenza e libera il naso chiuso.

 

Preparazione del Pino Mugo

Per preparare questo toccasana per l’organismo, che deve affrontare l’inverno, occorre attendere che le pigne del pino mugo siano ancora verdi e molto resinose.

Il periodo può variare dalle zone geografiche e si concentra tra il mese di aprile e giugno; dopo averle raccolte si dispongono in un vaso di vetro ermetico alternando strati di pigne a strati di zucchero di canna,

cercando di riempire tutti gli spazzi vuoti che restano tra le pigne e ricoprendo il tutto con un discreto spessore di zucchero prima di chiudere ermeticamente il vaso.

Esporre il preparato costantemente al sole per almeno tre settimane, quando lo zucchero sarà completamente disciolto e fermentato per il periodo suddetto,

filtrare il liquido ottenuto con una garza in un una bottiglia di vetro pulita avendo l’accortezza di tenere il prodotto al buio e lontano da fonti di calore.

Questo sciroppo si può usare anche per massaggi cutanei avendo l’accortezza di non distribuirlo su zone della pelle sensibili o irritate, può essere causa di sensibilizzazione e

avendo patologie come il diabete consultare il medico prima di assaggiarlo o in caso di dubbi; consultare sempre il parere della medicina prima di decidere qualsiasi trattamento.

 

 

 

Di Gogoos

Studioso di psicologia e teologia, blogger multitasking, pubblica informazioni di attualità, cultura, scienza, psicologia e spiritualità nell'umana ambiguità che esprime e manifesta la struttura dell'umanità