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Ambigua Umanità

Perché mi isolo dalla società

Mi isolo dalla società perché ho molti lavori da eseguire ogni giorno oltre a non aver molti argomenti da condividere; nell’infanzia mi appartavo sovente

Isolarsi

Anche i primi giorni di asilo infantile venivo criticato e osservato come uno strano perché preferivo giocare da solo.

Sovente mi appartavo in un angolo dell’edificio che ospitava i bambini per fare ciò che non ricordo più ed è per questo motivo che voglio scrivere questo articolo:

per riuscire a ricordare quei momenti e per quale motivo volessi isolarmi dagli altri, cercherò di paragonare l’esperienza infantile a quella attuale.

 

Perché mi isolo dalla società

Sperando di trovare la soluzione a questo problema legato alla socialità con i miei simili e qualcuno che alla lettura di queste informazioni possa comprendere me ed anche se stesso.

Attualmente scrivo sui miei blog e trascorro parte della giornata e della notte a trasmettere informazioni che considero importanti per i giovani e per gli adulti.

Quindi il motivo principale della mia asocialità dipende dalla voglia pubblicare e dal desiderio di potermi creare un lavoro professionale.

Con il quale mantenermi sino alla fine del mio tempo su questo, splendido, pianeta e nel fantastico sistema, economico, in cui vivo.

 

Per questi motivi

mi sono dedicato all’informatica e sto costruendo Umana Ambiguità e Gogooss: due blog che trasmettono  al pubblico informazioni attinenti a consigli,

psicologia personale, spiritualità, salute, natura, scienza e fantasia oltre ai miei problemi esistenziali; cioè: tutte informazioni con le quali ogni individuo può confrontarsi e trovare appagamento informatico e psicologico.

Ne consegue che per questo desiderio di creare un posto di lavoro per me e per altri, se riuscirò nell’impresa, non posso perdere tempo e sono costretto ad isolarmi dalla società.

 

Tutti i lavori che svolsi

in questi ultimi trent’anni non mi hanno mai permesso molta libertà.

Le ore del dopolavoro erano dedicate allo studio di materie scientifiche e alla cultura musicale; e se trovavo tempo libero oltre questi impegni:

lo usavo per amare una donna oppure per andare a pescare, difficilmente frequentavo compagnie o gruppi perché nessuno desiderava ciò che volevo io.

Neppure io desideravo ciò che cercavano i gruppi o le compagnie, che conoscevo, anzi detestavo vedere buttare via il tempo al bar o nelle sale giochi.

Quindi mi domandavo per quale motivo dovevo assomigliare ed accondiscendere a ciò che per me è detestabile, per questo motivo tendevo ad isolarmi.

Anche la furbizia di alcuni era, per me, causa di allontanamento; perché sono stato educato all’onestà e  non disturbare il prossimo in alcunché.

 

Ricordo all’età di sette anni

ero colpito dalla spiritualità umana e dai racconti di alcuni libri antichi.

Amavo costruire rudimentali strumenti musicali con qualsiasi materiale trovassi a disposizione, costruivo archi e frecce per fare l’indiano.

 

Perché mi isolo dalla società

A tredici anni

iniziai a costruire dispositivi elettronici in scatola di montaggio e a 14 mi appassionai al mondo radio amatoriale.

A cinque anni trasportavo il fieno nella stalla di una fattoria di Santo Stefano D’Aveto proprietà di Colomba e Antonio,

con il mio piccolo trattore giocattolo.

Oltre a pascolare le mucche insieme a Marino e fare lunghe passeggiate nei boschi insieme nonna Bruna sulle spalle di nonno Giuseppe.

Come puoi notare la sedentarietà o l’uso del tempo per inutili motivi è per me letteralmente detestabile e credo che per lo stesso fenomeno mi sia isolato anche all’asilo.

Ed a non sopportare il comportamento maleducato di alcuni bambini e alle prese in giro perché il mio nome è Mariagostino ed ero un bambino sovrappeso.

Da non sottovalutare la paranoia dei mie genitori e di mai nonna che per paura di perdermi o di restare soli: erano capaci  ad inventarsi qualsiasi scusa per tenermi con loro.

 

La mia asocialità

dipende dal mio carattere: permaloso, egocentrico, geloso e dedito al lavoro continuo, oltre all’amore che provo per le donne e al desiderio di conoscere informazioni che pochi amano trovare.

Quelle che hai letto sono informazioni personali di carattere psicologico che non sostituiscono il parere del tuo psicologo.

Di Gogoos

Studioso di psicologia e teologia, blogger multitasking, pubblica informazioni di attualità, cultura, scienza, psicologia e spiritualità nell'umana ambiguità che esprime e manifesta la struttura dell'umanità