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Spiritualità Umana

L’occidentale si avvicina all’Islam

Affiancarsi alla religione islamica, per un occidentale senza fantasie, non è facile e nella categoria spiritualità umana: puoi notare gli sforzi e le perplessità

Avvicinarsi all’Islam

All’età di 25 anni conobbi un senegalese che ospitai in casa mia perché non riusciva a trovare un’abitazione vicino al posto di lavoro e da quel giorno: iniziai la mia ricerca inerente alla religione islamica.

Approfittando della cultura del mio nuovo amico tentai di comprendere le abitudini, i riti e le preghiere che un musulmano del Senegal eseguiva quotidianamente.

Il suo nome è Alioune Badarà ormai trasferito da molti anni presso l’azienda per cui lavorava che gli diede un abitazione tutta sua per favorirlo

nella sua professione di lavorazione di ardesia nella Val Fontanabuona in provincia di Genova.

Da quell’ospitalità, all’interno della mia famiglia, nacque un’amicizia che mi permise di conoscere le basi fondamentali della religione Islamica.

Dopo circa due anni compresi che non era per niente una passeggiata credere e praticare tale fede per motivi che, alcune scuole islamiche,

la rendono quasi impossibile a causa di una serietà che, noi occidentali, non potremmo mai comprendere totalmente.

Siccome frequentavo il capoluogo Ligure, per motivi di lavoro, ebbi occasione di conoscere altre scuole senegalesi, attinenti all’Islam, che mi permisero

di approfondire i miei studi, siccome le parole di Alioune mi stimolarono notevole curiosità.

A Genova conobbi Shaykh Huona Mbakè che mi semplificò la strada, per raggiungere la conoscenza islamica, consigliandomi di studiare attentamente

la storia della religione e del popolo arabo, prima di iniziare la lettura del Corano ed addentrarmi nelle pratiche religiose dell’Islam.

Per avere un’idea concreta di ciò che volevo conoscere ed applicare alla mia vita di occidentale italiano, proveniente dalla cultura cristiana e dalla mentalità

dell’occidente, la cui differenza è notevole se paragonata a quella medio orientale ed Africana senegalese.

 

Le prime perplessità

Per i musulmani, d’origine, l’uso del Corano è molto scrupoloso e il primo divieto fu quello di toccare il libro sacro con mani sporche, il suo uso in luoghi non igienici, come la toilette, sino a rimproverarti se lo appoggi per terra o su una sedia.

Questo fu per me già un ostacolo perché non capivo l’importanza di tali precauzioni come l’igiene, prima della preghiera e la pulizia del vestito adoperato per eseguirla.

Ma Alioune fu molto più severo: mi disse che per avvicinarsi a tale religione occorreva un cuore molto pulito oltre ad evitare la frequentazione di persone

che non erano appropriate per comprendere tale religione, che la deridevano o polemizzavano sulle verità contenute nel libro sacro dell’Islam.

Il divieto di bere alcolici, anche leggeri, e quello di fumare oltre all’eliminazione dei cibi vietati nell’islam, per motivi di salute dell’organismo umano, come il maiale e gli insaccati o le bestie morte per cause violente o naturali.

Difronte a queste privazioni rimasi molto stupito perché credevo che la fede non fosse collegata ne all’igiene e neppure alla pulizia siccome  per la religione cristiana: tutto è santo e non vietato.

Ma queste privazioni non mi costarono alcuna fatica e la mia curiosità e il desiderio di trovare una fede autentica: mi diedero la forza anche per digiunare nel mese di Ramadan; ed anche nei giorni consigliati dall’Islam.

 

Alla lettura del Corano

Iniziai con le traduzioni Italiane e compresi informazioni importantissime che liberarono la mia mente da molte congetture, soprattutto notavo la

comunione vera tra lo spirito e la materia, che nel cristianesimo: sembra impossibile per chi si avvicina sinceramente a questa religione.

Infatti: anche il digiuno citato nei vangeli è impossibile per qualsiasi umano voglia sopravvivere ad un’azione di 40 giorni e 40 notti di astinenza da cibo e acqua.

Mentre il digiuno di Ramadan: consiste in 30 giorni di digiuno totale dall’alba al tramonto che, nonostante sia difficile nei giorni più lunghi d’estate: è ammissibile per chi è in piena salute.

Cosa mi lasciò perplesso furono alcune contraddizioni che ho specificato in alcuni articoli ma delle quali: ho compreso il motivo a causa

di manipolazioni eseguite sulle traduzioni, in latino, che risalgono al XVI° secolo per mano di Martin Lutero e Ludovico Marracci che dovevano dimostrare:

un’ inferiorità della religione islamica nei confronti di quella cristiana per motivi politici di quel tempo, ma ancora oggi: l’occidente tenta di sminuire tale cultura sempre per motivi politici o meglio: economici.

Infatti: ho notato che l’occidente vuole esaltare la potenza terroristica di Alkaida per spaventare ulteriormente e sminuire agli occidentali la fede Islamica al fine di convincere tutti ad appoggiare l’economia americana ed europea.

Rileggendo attentamente il Corano e confrontandolo con quello in lingua araba: noto alcune diversità che in italiano vengono tradotte o interpretate in modo svantaggioso, per la religione musulmana.

 

Le prime orazioni islamiche

Alioune mi insegnò le preghiere più comuni ed usate quotidianamente dai fedeli della religione islamica che sono contenute negli ultimi capitoli del Corano.

Ma con Shaikh Huona Mbakè e Mourtalà Mbake impararai a pronunciarle in modo corretto e compresi la forza che contenevano,

oltre ad impararne altre che mi diedero una forza maggiore nel mio cammino verso la verità.

Ma la confusione continuava ad assalire il mio cervello a causa delle circostanze in cui vivevo, infatti: frequentando solo i musulmani

compresi la notevole differenza tra gli occidentali cristiani e gli islamici africani.

Allora chiesi a Mourtalà Mbaké come potevo armonizzare la mia vita in base alle circostanze della mia esistenza e lui rispose, con determinazione,

che dovevo leggere il Corano e non perdere tempo in storielle inutili e nelle congetture dei miscredenti.

Questo fu per me di notevole importanza perché rileggendo più volte il libro sacro dell’Islam notai che tutto ciò che cercavo era contenuto in quelle pagine.

Ma c’era ancora qualche problema, da risolvere nel mio carattere, i miei desideri occidentali, la voglia giovanile e repressa del piacere sessuale, che non mi lasciavano continuare il percorso.

I miei desideri occidentali erano quelli inerenti al successo sia in campo professionale che musicale, mentre nell’islam: il successo non è un desiderio ma una conseguenza della grazia dell’Altissimo.

Mentre la musica è esplicitamente vietata perché allontana la mente dal ricordo del Creatore, nonostante nelle mie canzoni: recitassi

anche versetti coranici, ma i musicisti e l’ambiente non erano consoni per certi brani.

Il desiderio sessuale e la necessità di una compagna: mi tagliavano la strada che porta sulla retta via dell’Islam; i miei amici senegalesi mi proposero

di sposare una musulmana, ma io: non mi sentivo degno per una donna così seria, ed avevo paura di portare scandalo all’interno della comunità,

quindi mi allontanai in silenzio per risolvere i miei problemi di miscredente.

 

Lo strappo finale dalla comunità

Accadde quando caddero le torri gemelle che scandalizzarono l”occidente e soprattutto le zone di provincia della mia regione, dove la popolazione non ha una cultura molto elevata e giudica per apparenza invece che con l’intelligenza.

Infatti persi gran parte della fede acquisita e mi allontanai totalmente dagli studi e dalla preghiera per paura di essere giudicato per ciò che non ero o peggio per un terrorista.

Ma non volli abbandonare il caso della tragedia americana e inizia ad approfondire i miei studi in quel senso sino a scoprire che era tutto un gioco occidentale per smuovere l’economia del terzo millennio come è accaduto nel 2020 con il covid19.

Allora ricominciai a studiare il Corano ed appresi i misteri che sfuggivano alla mia elaborazione mentale, comprendendo realmente: che quella era la retta via indicata dall’Altissimo.

 

La mia fede islamica

Attualmente sono tornato ad apprezzare la spiritualità che nasce con Abramo e si completa con il Profeta Muhammad e comprendo cosa l’Altissimo mi ha donato in questo percorso spirituale.

Oggi ho 54 anni e sono trascorsi circa 30 anni dal primo giorno che recitai i primi versetti del corano, in lingua originale; e credo che se non fosse

stata la volontà dell’Altissimo: mi sarei sfracellato al suolo per tutte le prove a cui la vita mi ha sottoposto.

Ma chi si aggrappa alla corda dell’Altissimo impugna la sicurezza più salda senza rischio di cedimenti, perché egli: è il capo di coloro che credono, che li trae dalle tenebre e li porta nella luce;

mentre chi ha per capi gli idoli di pietra, di legno, d’oro o gli spiriti e gli stessi umani: dalla luce vengono spinti nelle tenebre, essi sono i compagni del fuoco nel quale resteranno per sempre se l’Altissimo non deciderà diversamente.

Un ringraziamento all’Altissimo e uno a tutti gli amici che mi hanno aiutato a trovare la verità; l’Altissimo è sempre tra noi e il nostro cuore.

 

Occidentale avvicina islam

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Di Gogoos

Studioso di psicologia e teologia, blogger multitasking, pubblica informazioni di attualità, cultura, scienza, psicologia e spiritualità nell'umana ambiguità che esprime e manifesta la struttura dell'umanità