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Spiritualità Umana

La lingua le mani e i piedi testimonieranno le loro intenzioni

Il giorno in cui la lingua le mani e i piedi testimonieranno contro di loro per ciò che avranno commesso: in quel giorno troveranno compenso

La ricompensa

Leggendo il XXIV° capitolo del Corano: la Luce – An Nur: la mia attenzione si è concentrata sul 24° e 25° versetto che mi ha convinto ad eseguire una ricerca per comprendere il concetto scientifico  nascosto tra le parole di questi versi.

Traduzione interpretativa dei versetti 24 e 25 del capitolo 24 del Corano La Luce – an Nur

24) Il giorno in cui la loro lingua le oro mani e i loro piedi testimonieranno contro di loro per ciò che hanno fatto

25) In quel giorno l’Altissimo pagherà loro il vero compenso; riconosceranno che il Creatore è verità evidente.

 

La lingua le mani e i piedi testimonieranno

Già in questa vita gli arti superiori rivelano desideri, stati d’animo e sentimenti; osservando le mani delle persone, che ci parlano, possiamo leggere:

le loro intenzioni, osservando attentamente i movimenti imposti, alle dita e alle mani, dalla psicologia del soggetto, voglioso di comunicare il suo messaggio.

Le mani propongono e rispondono, anche quando l’individuo le nasconde in tasca o dietro la schiena, mentre tenta di convincere l’interlocutore dei suoi buoni propositi.

Per riuscire nella lettura dei movimenti espressivi ed individuare il messaggio reale, di coloro che stanno parlando, devi essere paziente e concentrato

solo sui loro gesti, senza intervenire per fermare il racconto, ma accettando di buon grado il responso, della tua analisi; e facendo finta di credere alle parole del soggetto e senza avvalerti di alcun potere.

 

Il linguaggio delle mani e dei piedi

I piedi di un uomo testimoniano la strada che ha seguito durante la sua gioventù e la maturità basta osservare il tragitto che compiono quotidianamente, che corrisponde alla meta impostata dalla sua mente.

Le mani in tasca impongono una barriera comunicativa: il soggetto non vuole rivelare i suoi veri intenti oltre a celare la reazione del soggetto, a parole o ad eventi; reazione, che occultata: resterà neutra, sino a quando l’individuo estrarrà le mani dal nascondiglio.

Le dita delle due mani intrecciate tra loro, durante il colloquio, tende a dimostrare le problematiche espressive del soggetto;

che aumenta: nel caso in cui i palmi delle mani siano rivolti uno verso l’altro, nascondendosi, che dimostra l’intenzione del soggetto a nascondere molte informazioni.

Mani con dita intrecciate e palmo nascosto
Mani con dita intrecciate e palmo nascosto

Una mano che stringe un dito dell’altra mano evidenzia la ricerca sicurezza del soggetto ha perso il suo appiglio nella discussione  o ha perso totalmente il senso del discorso.

Dito stretto in una mano
Dito stretto in una mano

La persona che fugge le responsabilità della vita tenderà ad accarezzarsi la punta delle dita con le dita stesse e a dimostrare imbarazzo o mancanza di decisione.

Dita che si accarezzano
Dita che si accarezzano

Tenere un pugno chiuso della mano: dimostra determinazione, che il soggetto si sente offeso e tende a vendicarsi oltre a descrivere un distacco tra lui e gli altri ai quali non permetterà facilmente di avvicinarsi.

Tenere il pugno chiuso nella mano ma dietro le spalle significa umiltà, determinazione, capacità di rispetto e vincoli educativi in ambienti dove le mani in tasca sono indice di maleducazione.

Pugno chiuso dietro le spalle
pugno chiuso dietro le spalle

 

La mano aperta

Il palmo della mano aperta verso l’alto indica onestà, la ricerca di aiuto ma anche la sottomissione alle circostanze reali e dimostra inferiorità ne confronti dell’interlocutore.

Le mani aperte, con il palmo rivolto verso il basso, indicano poteri politici od economici; oltre ad essere abitudine di guaritori e dottori che, imponendo le mani sul paziente, cercano di comprendere le sue patologie per poterle guarire.

I giuramenti vengono, ancora oggi, espressi poggiando il palmo della mano destra sul petto, i sacerdoti e gli imam impartiscono benedizioni rivolgendo il palmo delle mani verso i fedeli.

Gli psicologi hanno appurato che pronunciare falsità a mani aperte farebbe apparire strani comportamenti della psicologia del soggetto che dimostrerebbe alcuni problemi.

Infatti la tendenza a tenere la mano aperta durante la conversazione incide anche sul cervello obbligandolo alla sincerità.

Le mani aperte ma con il palmo distaccato e rivolto verso il petto significa mancanza di confidenza verso il prossimo e la chiusura in se stesso del soggetto.

 

La lingua esprime concetti

Colui che è abituato ad un linguaggio bugiardo non perderà la brutta abitudine di confessare falsità;

anche dopo 50 anni colui che inventava menzogne, in giovane età, aumenta solo il peso delle sue bugie, non riesce a smettere di raccontarle ma le costruisce sempre più inverosimili.

Colui che è sempre sincero non riuscirà a pronunciare bugia anche dopo una vita lunghissima se solo provasse: capiresti che non è neppure capace.

Anche alcuni movimenti della lingua costituiscono un vero linguaggio silenzioso soprattutto in soggetti che sono più spontanei e non hanno vergogna di mostrare apertamente le loro intenzioni.

 

Osservazioni ed esperienze

Durante le mie osservazioni, attinenti a persone della terza età: ho potuto verificare la veridicità delle parole contenute nei versetti del Corano:

Il giorno in cui la loro lingua le oro mani e i loro piedi testimonieranno contro di loro per ciò che hanno fatto.

Infatti molti anziani, raggiunta una certa età, iniziano esibire in pubblico le loro abitudini, nascoste, che li hanno accompagnati durante la gioventù sia esse salutari o malsane.

Forse il cervello inizia ad indebolirsi oppure ci sentiamo più liberi di esprimerci difronte a tutti e ciò che in gioventù era occulto diventa pubblico.

Il cambiamento relativo alla maturità, del soggetto, non è sempre in armonia con le sue circostanze; più che cambiare: sembra che l’individuo, raggiunta una certa età, si sbarazzi della vergogna e lasci apparire ciò che in gioventù nascondeva.

 

Il compenso per ciò che hanno fatto

La ricompensa è già in questa vita perché l’uomo non può più nascondere ciò di cui si vergognava e quindi si pentirà da se stesso di tutte le abitudini malsane che ha acquisito la sua mente durante la gioventù.

Sicuramente nella prossima vita non sarà molto felice siccome in questa doveva imparare il retto comportamento per la salute psicofisica ma il Creatore fa ciò che vuole quindi non possiamo emettere verdetti.

 

Fonte informazioni psicologia: die korpersprache verrat mehr als tausend worte (Traduzione: Il linguaggio del corpo rivela più di mille parole) di Erhard Thiel psicologo Ucraino nato nel 1908 a Zaturce e vissuto a Monaco di Baviera dove esercitò la sua professione.

 

Cristo dodicenne tra i dottori
Dipinto di Albrecht Durer datato 1506 conservato nel museo Thyssen Bornemisza di Madrid – Cristo dodicenne tra i dottori

Di Gogoos

Studioso di psicologia e teologia, blogger multitasking, pubblica informazioni di attualità, cultura, scienza, psicologia e spiritualità nell'umana ambiguità che esprime e manifesta la struttura dell'umanità