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La Gloria dei Re: analisi capitolo I°

Interpretazione del primo capitolo del libro: Gloria dei Re (Kebra Negast), il libro dell’autorità dell’Altissimo ricevuto dai Re della dinastia Salomonica

La Gloria dei Re

analisi capitolo I° Il Kebra Negast è un libro che narra alcuni episodi ebraici, arabi ed etiopi in riferimento alla dinastia di Re Salomone, considerato il Re più saggio del mondo

La gloria dei Re: In questo articolo elaboro e sintetizzo il primo capitolo del Kebra Negast in versione nettamente monoteista per non crearti confusione

 

Monoteismo significa: fede in una sola divinità

che viene soprannominata Dio, nonostante le sue molteplici capacità e nomi che puoi attribuirgli resta sempre Uno e Unico.

Il monoteismo è la fede predicata da tutti i profeti della rivelazione apostolica, compreso Gesù e Mohammad.

Se leggi il capitolo originale noterai che inserisce il concetto di trinità, che necessita uno studio teologico più approfondito, che non tutti potrebbero comprendere.

Esempio personale: se un sacerdote dell’altissimo mi confermasse che Iddio si divide in tre o più entità: non avrei difficoltà a capire che, Dio, resta Unico nel Suo Essere.

Molti individui potrebbero, invece, interpretare questa divisione dell’Altissimo: come una filosofia politeista.

 

La trinità

è una dottrina cristiana monoteista nella quale l’Altissimo viene suddiviso in tre entità distinte ma della stessa sostanza del Creatore.

 

Nel primo capitolo del Kebra

Il Kebra Negats mette in risalto la creazione di Zion il Tabernacolo della Legge creato dall’Altissimo; nella fortezza della Sua Potenza, che esiste prima di tutte le cose create.

Iddio creò Zion perché fosse la dimora della Sua Gloria, quindi decise della creazione dell’uomo; che fece a sua immagine e somiglianza; così, il Suo Spirito indossò il corpo di Adamo per dimorare nel cuore degli uomini.

 

Adamo divenne la pianta dell’Altissimo

creata a sua immagine e somiglianza; e con lui i suoi figli, per la Sua Gloria in Zion.

Il disegno dell’Altissimo fu decretato: “Diverrò uomo. Sarò in ogni cosa che ho creato. Vivrò nella carne.”

Fu così che con il passare del tempo: nacque la seconda Zion e con lei Gesù, il secondo Adamo, il salvatore del progetto dell’Altissimo.

 

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Di Gogoos

Studioso di psicologia e teologia, blogger multitasking, pubblica informazioni di attualità, cultura, scienza, psicologia e spiritualità nell'umana ambiguità che esprime e manifesta la struttura dell'umanità