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Spiritualità Umana

Il Dio della natura e il dio della civiltà

La differenza tra il Dio che ci creò nella natura e la divinità che vuole essere adorata da tutta la civiltà umana, ovunque ti trovi: il destino non cambia

Il Dio della natura e il dio della civiltà

nella civiltà vige una morale ed è obbligatorio un comportamento adeguato per convivere con la società.

Comportamento gestito dal leggi civili che giudicano ogni individuo sia dall’apparenza che per le azioni con cui affronta l’esistenza sociale.

Nella natura ogni essere vivente reagisce a causa degli stimoli generati dal suo istinto e si comporta in base alle capacità di affrontare il suo tempo.

Di conseguenza non esistono leggi tranne quelle fisiche e istintive imposte dall’Altissimo alla natura del pianeta Terra e del sistema solare in cui si trova.

Quindi non esiste la morale e le leggi civili che impongono determinati comportamenti in ogni situazione in cui si trova  l’essere umano.

L’ Altissimo

è stato separato dalla natura a causa della civiltà, ma sia l’essere umano che la natura sono stati creati dall’origine del tutto.

Mentre l’uomo si allontanava dalle sue origini e trasformava la sua esistenza in un meccanismo per produrre ricchezza: modificava anche quel Dio che lo aveva creato e posto in mezzo alla natura insieme a tutti gli altri esseri viventi.

Modificando la considerazione attinente all’Altissimo generava codici e leggi, a volte anche disumane, per poter gestire i popoli e governarli per produrre potere e ricchezza.

Anch’io sento molte voci se mi isolo dal mondo e qualcuno isolandosi ha pensato di farne un mistero per guidare i popoli alla civiltà.

In alcuni casi è servito per salvare la specie umana, tramite osservazioni memorizzate e trasmesse alle nuove generazioni.

Ma pur sempre per comandare, organizzare e convincere a combattere ed arricchire, come oggi avviene con altri strumenti simili alle religioni, ma sempre lontane dall’uomo.

Perché lo allontanano eccessivamente dalle sue origini indebolendolo fisicamente e nell’intelletto tramite un comportamento sempre più innaturale.

 

Il Dio della natura e il dio della civiltà

Dopo aver riflettuto

su queste considerazioni ho difronte due entità una creatrice del Tutto e l’altra generatrice della civiltà e delle leggi morali e civili per governarla.

Ma mentre la prima entità è l’origine del Tutto la seconda modifica solo l’essere umano convincendolo di essere eterno e di meritare una ricompensa per il suo comportamento.

La natura

è meno sentimentalista e ti pone difronte la cruda realtà dell’esistenza, senza importi altra legge che: quella di accettare ogni fenomeno nella totale sottomissione alla realtà.

Perché ovunque ti trovi sei sempre legato alla tua natura e al destino inevitabile di ogni essere vivente che come te:

fa parte dell’esistenza: nasce, muore e rinasce nelle probabilità del cosmo volute dall’Altissimo; prima di essere non sapevi che saresti esistito, ma esisti; quindi non puoi sapere se ancora esisterai.

L’altissimo si insinua tra te e il tuo cuore

Di Gogoos

Studioso di psicologia e teologia, blogger multitasking, pubblica informazioni di attualità, cultura, scienza, psicologia e spiritualità nell'umana ambiguità che esprime e manifesta la struttura dell'umanità