La fava contiene principalmente acqua, carboidrati, fibre, grassi, proteine, sali minerali e vitamine, come tutti i legumi è ricco di benefici
Fave proprietà terapeutiche
La fava ha proprietà curative simili a quelle di altri legumi: aiuta a controllare il diabete, prevengono il formarsi di artrite, purificano la pelle, esercitano un’azione benefica sul cervello e collabora con le funzioni gastrointestinali.
La fava
è ricca di nutrienti, carboidrati, fibre, grassi proteine, sali minerali e vitamine oltre all’80% d’acqua ecco un elenco di queste sostanze utili all’organismo umano.
Le fave contengono: acido folico, ferro, magnesio, potassio, rame, selenio, sodio e vitamine A, C e B1, B2, B3, B5, B6 in 100 grammi di fave sono contenuti il 68,56% di carboidrati, il 30,22% di proteine e 1,22% di grassi.
La fava ha proprietà terapeutica di abbassare il colesterolo nel sangue, aiuta a perdere peso, allevia i sintomi del morbo di Parkinson, aiuta il sistema immunitario,
contrasta la stitichezza, migliora le funzioni del sistema nervoso e dell’apparato endocrino, molto utile in gravidanza e durante l’allattamento grazie al contenuto di folati.
Effetti collaterali delle fave
L’alimentazione con questo legume è sconsigliata a chi soffre di Favismo che provoca stress ossidativo dei globuli rossi a causa della carenza dell’enzima G6PD
che corrisponde ad una carenza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi dipendente da un quadro patologico ereditario legato al cromosoma x che può manifestarsi in anemia emolitica non immune o infezioni.
Etimologia
La parola fava deriva dal latino faba pianta annua appartenente alla familgia delle leguminose papiglionaceae, il nome in botanica è vicia faba o faba vulgaris e vicia faba maior che indica la fava grossa.
Coltivata nel continente europeo per l’alimentazione e per foraggio, la fava è una tra le piante più antiche coltivate dall’uomo nell’area del Mediterraneo.
Originaria del medio oriente il suo consumo è noto già nell’età del bronzo che inizia nell’anno 3400 prima di Cristo, principalmente secche le fave sono state uno degli alimenti principali per la sopravvivenza della specie umana.
La fava è chiamata anche la carne dei poveri siccome unita ad latri legumi sostituiva l’apporto proteico della carne a coloro che non potevano permettersi l’acquisto di questo alimento; è quindi doveroso sempre il parere medico anche per il consumo abitudinario di fave.
Coltivazione delle fave
Si seminano da ottobre a marzo in file distanti 70cm. tra loro a circa 7 cm. di profondità, teme la siccità e i ristagni idrici, amano zone soleggiate e irrigazione costante, temono il gelo e sono annuali.
In campo occorre preparare un terreno fine e fertilizzato con stallatico o concimi industriali con elementi bilanciati se si vuole ottenere un buon raccolto,
mentre i gusci delle fave sono ottimi fertilizzanti biologici per lo stesso terreno in cui si coltivano tenendo presente di ruotare le coltivazioni per meglio sfruttare le qualità della terra.