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L’estroverso

L’estroverso fu il giudizio migliore che ricevetti sia in ambito familiare che economico ma constatiamo che non sia un altro modo per dire: omuncolo

Estroversioni

Inizio col rivelarti che mi considero: sia introverso che estroverso, perché a causa delle circostanze decido autonomamente quale parte voglio scegliere.

 

Estroverso

E’ una caratteristica della personalità umana che si manifesta con la socialità del soggetto capace di far valere le proprie ragioni; o per meglio dire: assertivo.

 

Introverso

Soggetto tendente all’asocialità, alla riservatezza e molto riflessivo, meditativo e giudizioso; difficilmente frequentano gruppi composti da molti individui ed hanno poche amicizie.

 

Attualmente sono molto introverso

Soprattutto con i vicini di casa, gli amici e le persone che incontro nei negozi o nel bar; mi soffermo il tempo necessario per trovare ciò che desidero ma mi allontano velocemente.

Trascorro più tempo in casa studiando e pubblicando articoli sul sito per il desiderio di costruire il mio spazio sul web e sentirmi vicino ad entrambi i figli.

 

La mia estroversione

Ho trascorso periodi della mia esistenza con molte persone, in alcuni casi: si pranzava e si dormiva pure tutti nella stessa stanza e non nascevano problemi di alcun genere.

Frequentai ambienti di tutte le categorie per approfondire i miei studi e fare le esperienze che attendono quasi tutti gli uomini del pianeta.

Per molto tempo mi comportai come un estroverso introverso, cioè: ero molto socievole, altruista e disinteressato, con tutti coloro che incontravo,

ma non applicavo il carattere estroverso nel far valere le mie ragioni credendo che, chi mi offendeva o mi metteva alla prova: avrebbe compreso chi ero.

Quando mi accorsi che la mia considerazione del comportamento altrui: non era ciò che giudicavo ma solo un’opportunità per prendermi in giro e

sopraffare il mio carattere: allora decisi che era meglio applicare l’estroversione al 100%  facendo valere i miei diritti e le mie cause.

 

Facendo valere i diritti

I giudizi iniziarono a cambiare perché non ero più solo un estroverso, che in Liguria viene sovente confuso con il fuori di testa, ma diventai il cattivo, il ribelle, il nemico, l’asociale, qualcuno mi nominò traditore ed altri amico degli sbirri.

Ricordo che un giorno andai da l’avvocato di famiglia per mettere due firme e lo vidi timoroso spaventato, poi venni a sapere: che mio padre lo aveva avvertito che con il mio carattere non si poteva parlare, infatti non pronunciò parola sembrava di essere in chiesa.

 

L’ estroversione verso il prossimo

era sicuramente un bellissimo gesto cristiano applicata alla società ma con il rischio di essere confuso per pazzo nel sistema civile attuale.

Infatti difficilmente incontri estroversi che amano la loro estroversione perché la  considerano complemento della loro fede.

Quindi decisi di trovare un equilibrio: dove il carattere estroverso apparisse solo in caso di vera necessità dedicandomi ad essere introverso per riuscire a vivere le mie scelte completamente senza il giudizio di terzi.

 

Cosa noti dal titolo estroverso

Che l’intenzione dei soggetti meno abbienti in intelligenza tendono a considerare l’estroverso un diverso  ma soprattutto un nemico della società mentre invece è l’esatto contrario.

Giudizio generato solo per il fenomeno, scaturito dal carattere estroverso, di far valere le proprie ragioni in ogni situazione che blocca la fantasia, opportunista, del soggetto che ti giudica estroverso, ma che in realtà: ti crede solo un omuncolo.

 

Quanto ti consideri omuncolo

In questa società mi considero un omuncolo al 70 % perché sono proprio tendente all’obbedienza per condizione naturale.

Io obbedisco anche ai miei figli, se noto che hanno ragione in ciò che ordinano, al vicino di casa come all’estraneo, se riesce a convincermi di un avere necessità di aiuto.

Trattai i miei capi aziendali come se fossero dei generali, non disobbedii ad  alcun ordine militare, e neppure alle esigenze intellettuali e materiali dei genitori,

tantomeno alla fidanzata, obbedisco anche alle regole del web e all’algoritmo di Google, insomma sono: un vero omuncolo o schiavo per natura.

Ed è con quest’ultima considerazione sociale che ho scelto di tendere al carattere introverso perché tutti abbiamo una dignità, anche se minima, da rispettare.

 

Una prova della tua condizione naturale

Ho provato più volte ad trasgredire le leggi civili e religiose, ma non posso oltrepassare il confine della giustizia perché se solo tento: il mio cuore va in tachicardia e mi manca il respiro sino a soffocare.

Questa è la prova fondamentale della mia condizione naturale all’obbedienza.

Di Gogoos

Studioso di psicologia e teologia, blogger multitasking, pubblica informazioni di attualità, cultura, scienza, psicologia e spiritualità nell'umana ambiguità che esprime e manifesta la struttura dell'umanità