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Ambigua Umanità

Cos’è l’onestà dignità e nobiltà

Il comportamento costante che mira alla correttezza nell’agire con il prossimo e con se stessi prende il nome di onestà, dignità e nobiltà

Cos’è l’onestà

Essendo stato educato severamente all’onestà: non ho potuto spingermi oltre un certo limite per appurare i fenomeni scaturiti dalla disonestà.

Ma siccome chi è disonesto nel poco lo è anche nel tanto mi sono limitato a piccoli gesti disonesti, che ho successivamente ripagato.

Ma questo comportamento: mi è servito per comprendere come mi sarei trasformato, se avessi iniziato a fare il disonesto.

Nelle mi intenzioni di disonestà già percepivo un atmosfera molto diversa da quella precedente, mi saliva la pressione e il battito cardiaco accelerava notevolmente.

Oltre a sentirmi in grande imbarazzo per paura che la mia disonestà fosse svelata e costretto ad inventare menzogne su menzogne.

Ma siccome le menzogne hanno vita breve: mi ritrovavo anche nel timore di fare la figura del deficiente, per la confusione generata dalle mie parole e dai miei pensieri.

Appurai: che non ero il tipo per accettare il mio atteggiamento disonesto, perché anche in debito di solo un euro: non dormivo la notte e provavo sensazioni di ansia.

Il fattore menzogne generava in me una grande confusione mentale che confondeva una falsità con l’altra senza trovare un equilibrio psicologico adatto al comportamento.

 

Ho ripetuto alcune volte

l’esperimento: disonestà è mi sono accorto che ciò che ho constatato non dipende solo dall’educazione ma anche dall’osservazione di se stessi.

Infatti, osservandoti: puoi notare la tua trasformazione inerente al comportamento con te stesso e con la società.

Ma se non ti osservi o fai finta di non percepirti: rischi di diventare ciò che ho provato nei miei gesti disonesti, senza poter porre limiti al tuo comportamento.

Se osservi coloro si comportano disonestamente comprenderai che il loro: è un esempio meschino che viene giudicato anche indegno.

Nonostante; la pretesa, di alcuni, nel dimostrare di essere nobili o benestanti: la loro vita viene considerata un cancro della società, da coloro che subiscono tale disonestà.

 

Dove porta la disonestà

La disonestà porta il soggetto ad opprimere la sua  consapevolezza per poter giustificare i suoi sensi di colpa

Compromettendo l’osservazione di se stesso e del suo comportamento con la società che giudicherà in base alle sue intenzioni

siccome altro non può fare: che riflettere se stesso negli altri quando giudica la società o singoli individui, ho notato sempre esprimere un giudizio negativo da chi è disonesto

Diretto verso qualsiasi individuo anche il più onesto tra tutti veniva giudicato un ladro dal disonesto.

Anch’io mi trovai nella stessa situazione quando provai a fare il disonesto, infatti avevo paura che tutti avessero le stesse intenzioni nei miei confronti.

Anche solo con una parola negativa, rivolta verso la società: mi convincevo che tutti esprimessero lo stesso sentimento verso la mia persona.

Ottenendo solo paranoie dai miei giudizi che compromettevano la serenità della mia esistenza.

Quando mi accorsi della sostanziale differenza tra vivere onestamente e disonestamente compresi che dovevo tornare alle mie origini

Sono stato educato all’onestà o, forse, è anche il mio carattere; quindi non posso permettermi un comportamento disonesto, anche nel poco.

Perché comunque chi è disonesto nel poco riesce ad esserlo anche nel tanto di conseguenza: meglio evitare e poter dormire profondamente la notte

ma soprattutto: poter guardare negli occhi le persone, quando le incontri; e sentirti un loro simile invece che un cancro della società, intimorito dai giudizi degli altri.

 

Sigmund Freud e la disonestà

Quando sperimentiamo un fatto di umana disonestà ha a che fare con la coercizione, atto di violenza psicologica inferto da un individuo verso un altro soggetto che a causa di questo trauma farà la volontà di colui che lo ha traumatizzato,

Moltissimi uomini civili, aggiunge Freud, indietreggerebbero spaventati di fronte all’omicidio o all’incesto ma chi è certo di rimanere impunito

non si preclude l’appagamento della sua avidità, delle bramosie sessuali e di danneggiare gli altri con la menzogna e l’inganno; e così fu dall’inizio dei tempi.

 

Di Gogoos

Studioso di psicologia e teologia, blogger multitasking, pubblica informazioni di attualità, cultura, scienza, psicologia e spiritualità nell'umana ambiguità che esprime e manifesta la struttura dell'umanità