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Cos’è l’entanglement quantistico

Il fenomeno di entanglement quantistico: consiste nella sovrapposizione di sistemi quantistici che determinano il valore osservabile di altri sistemi

L’entanglement 

In alcune condizioni lo stato quantico può essere descritto solo come sovrapposizione di molteplici sistemi quantistici; ne consegue che il valore di un sistema determina anche il valore osservabile degli altri sistemi.

L’entanglement quantistico prevede correlazioni a distanza senza alcun limite di spazio mentre: il principio di località della fisica classica afferma che oggetti distanti non possono avere tali correlazioni.

Entanglement: significa intreccio e fu introdotto da Erwin Schrodinger nel 1935 che ne rivelò la Teoria nella recensione dell’articolo “Il Paradosso”

la riproduzione matematica di uno sistema fisico prende il nome di stato quantico o quantistico, che è un vettore definito in uno spazio di Hilbert

 

Il Fenomeno quantistico

Realizzando un insieme costituito da due particelle ne comporta che il valore misurato di una particella influenzi istantaneamente il valore dell’altra.

Il fenomeno descritto permette che il valore globale, del sistema, resti invariato dal valore iniziale anche se le due particelle si trovino molto distanziate senza alcun limite di spazio.

Chiaramente il valore relativo alla singola particella e sottoposto alle regole quantistiche di “probabilità”questa proprietà della meccanica quantistica mette in discussione i principi, proprio per questo motivo:

Einstein, Podolski e Rosen formulano il paradosso “EPR” che descriveva paradossale il fenomeno dell’Entanglement.

 

Il principio di realtà, di località e di completezza

portarono alla nascita del paradosso; che per essere risolto necessitava la caduta di una delle tre ipotesi.

Ma l’errore di base consisteva nell’incompatibilità dei principi di località e realtà, questo errore fu notato da Bell nel 1964 in una dimostrazione di una teoria delle variabili nascoste.

 

L’interpretazione dell’entanglement

più approvata è quella di Copenaghen che osserva aspetti locali della teoria quantistica dei campi, osservando anche quelli non locali; la teoria dell’entanglement nega il principio di realtà.

Mentre la teoria di Bohm: è comune a quella delle variabili nascoste e afferma il principio di realtà negando quello di località.

L’entanglement quantistico prevede correlazioni a distanza senza alcun limite di spazio mentre il principio di località della fisica classica afferma che oggetti distanti non possono avere tali correlazioni.

La parola “entanglement” significa “intreccio” e fu introdotto da Erwin Schrodinger nel 1935; che ne rivelò la Teoria nella recensione dell’articolo “Il Paradosso”

Realizzando un insieme costituito da due particelle ne comporta che il valore misurato di una particella influenzi istantaneamente il valore dell’altra.

Il fenomeno descritto permette che il valore globale, del sistema, resti invariato dal valore iniziale anche se le due particelle  si trovino molto distanziate senza alcun limite di spazio.

 

L’interpretazione dell’entanglement

più approvata è quella di Copenaghen che osserva aspetti locali della teoria quantistica dei campi, osservando anche quelli non locali; la teoria dell’entanglement nega il principio di realtà.

L’entanglement quantistico è oggi alla radice delle nuove tecnologie: computer quantistici, tele trasporto dell’informazione e crittografia quantistica.

Il sistema di entanglement quantistico applicato nelle nuove tecnologie servirà per aumentare notevolmente la sicurezza,  la velocità di trasporto e di calcolo dell’informazione.

Di Gogoos

Studioso di psicologia e teologia, blogger multitasking, pubblica informazioni di attualità, cultura, scienza, psicologia e spiritualità nell'umana ambiguità che esprime e manifesta la struttura dell'umanità