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Giudicare gli altri il super io emerge

Uno studio attinente al giudizio sostiene che, giudicare l’altrui comportamento, ci conceda affidabilità, migliorando la nostra reputazione

Perché giudicare gli altri

Giudicare nasce dalla capacità di elaborare le proprie qualità tramite conoscenze ed esperienze, relative, che permettono di sviluppare un quadro completo del fenomeno o della relazione che stiamo studiando.

V’è anche il giudizio che fa da strumento dissuasivo, per distogliere l’attenzione da ciò che siamo realmente e ciò che invece vorremmo dimostrare al pubblico;

un modo per apparire più affidabili, di colui che giudichiamo di fronte ad amici, conoscenti, parenti, ma pur sempre influenti, a livello psicologico, per colui che vorrebbe ottenere, tramite il suo giudizio o rimprovero, una reputazione migliore dal gruppo.

Se analizziamo il giudizio, come un’informazione utile per migliorarci, comprendiamo che esser giudicati fa parte della vita, sta a noi decidere

su quale modello concentrarci oppure all’inconscio, che ha forse più motivo di essere messo in causa, quando riceviamo l’impulso di giudicare il prossimo.

Anche il rimprovero può aiutarci a migliorare il nostro modo di vivere se analizzato con razionalità e senza il pregiudizio dell’offesa o della rivendicazione.

 

Il super io

è il termine derivante dal latino Super Ego ed è, per la teoria di Sigmund Freud, uno dei tre livelli dell’apparato psichico che consistono in:

Es o livello intrapsichico che è l’inconscio, l’ego (Io) e il super ego (super io).

Il super Io è composto da modelli comportamentali è prende il ruolo di giudice a causa dei  comandi, dei divieti, delle morali e degli schemi che lo formano;

siccome il super ego nasce dal corredo culturale e formativo plasmato durante la crescita e lo sviluppo, dell’individuo; cioè il suo carattere.

Nel giudizio o nel rimprovero, rivolto a terzi, otteniamo lo strumento di misura per analizzare le nostre insicurezze in cui l’insicurezza del super Io è relativa ai giudizi che esprime

 

Il vantaggio nel rimprovero

nasce quando valutiamo che ogni individuo giudica filtrando, ciò che osserva, con la sua realtà soggettiva; e possiamo ricavare da come lo giudicheremo: quali problematiche dobbiamo risolvere per diventare più forti e

non lasciarci trasportare da modelli comportamentali che sono stampati nel super io e sovente stimolati anche dall’inconscio oltre a tener presente che la sensibilità è il Genio dell’essere Umano.

 

 

Di Gogoos

Studioso di psicologia e teologia, blogger multitasking, pubblica informazioni di attualità, cultura, scienza, psicologia e spiritualità nell'umana ambiguità che esprime e manifesta la struttura dell'umanità