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Psicologia

Cosa causa lavorare al computer

I problemi alla schiena, alla vista e alla circolazione sanguigna che si scaricano sul sistema nervoso ecco cosa causa lavorare al computer per molte ore al giorno

Pc ed effetti collaterali

Quali effetti collaterali sono generati dal lavorare tramite un computer per almeno 8 ore al giorno?

Ricordo che all’età di vent’anni dopo 20 minuti di lavoro con il computer: accusavo mal di testa e ansia oggi ho più di 50 anni e sovente trascorro anche 12 ore lavorando con il computer.

Cosa ho notato da questa mia esperienza ed osservazione del fenomeno informatico sulla mia psiche?

 

Cosa causa lavorare al computer

La costruzione del sito umanambiguità mi coinvolse in un lavoro estenuante perché non conoscevo neppure come usare la piattaforma di WordPress.

Non conoscevo i termini informatici, non sapevo nulla di tag e categorie, non conoscevo la Search Egine Optimization,

non conoscevo la google console e molti altri particolari che ancora oggi sono per me come un’altra lingua e un altra dimensione parallela alla vita professionalmente manuale e analogica.

Quindi mi misi al lavoro e mentre costruivo umanambiguità imparavo anche ciò che mai avrei immaginato perché lontanissimo dalla mia cultura.

Come ho già replicato più volte: mi considero un Neanderthal proprio per la mia scarsa cultura moderna ed informatica.

Nonostante la mia mancanza culturale sono riuscito ad oltrepassare quel ponte che divide la vecchia era analogica da quella digitale ed informatica.

Attualmente nell’industria sta evolvendo una tecnologia nata da poco che prende il nome di tecnologia 4.0 che appartiene alla quarta rivoluzione industriale.

Mi attaccai al computer per giorni e notti per riuscire nella mia ardua impresa e in questi ultimi due anni ho potuto osservarmi per comprendere anche cosa sarebbe successo alla mia psicologia.

 

Dopo qualche mese

iniziai ad accorgermi di alcuni cambiamenti inerenti alla visione della realtà reale, fisica, caratteriale.

Il primo fenomeno che osservai fu la perdita di cognizione del tempo: in alcuni casi: ero pienamente convinto che fosse il giorno venerdì mentre era giù lunedì.

Oppure credevo che fosse sabato ed era ancora giovedì. la notte e il giorno sparirono per alcuni giorni dalla mia esistenza.

Riposavo alcune ore senza accorgermi che era la mattina o la sera, confondevo il tramonto con l’alba e viceversa.

Trascorsi tre giorni in una camera, isolata dalla luce esterna  e mi accorsi che non percepivo la differenza tra il giorno e la notte.

Aprendo le finestre: mi sorprendevo che fosse giorno oppure notte, perché per me non erano avvenute differenze; infatti: la luce della camera era sempre della stessa intensità; e il lavoro al computer: distraeva la mia mente staccandola dallo scorrere del tempo.

A questo punto potresti chiedermi, perché? Non guardavo l’orologio, perché, quando lo guardavo, erano già trascorse molte ore mentre io avevo percepito attimi; ed anche perché volli fare questa osservazione su me stesso.

 

Cosa causa lavorare al computer

Dopo un anno di lavoro

informatico mi accorsi che neppure la fame veniva ricordata dal mio cervello, mi dimenticavo di cenare e pranza per continuare a lavorare e studiare.

Solo forti mal di testa, dovuti alla fame, mi ricordarono che non ero una macchina ma un essere umano e che avrei compromesso la mia volontà se non mi curavo di me stesso.

Restando per molte ore seduto o in piedi difronte al computer iniziarono problemi di circolazione sanguigna, infatti mi si gonfiarono le gambe e i piedi.

 

La vista diminuì leggermente

di qualche diottria e la luce del giorno la infastidiva mentre al buio diminuiva la sua sensibilità.

Mi dimenticai di pulire la casa, di lavare i vestiti e di fare la spese per il pranzo e la cena e queste carenze domestiche, vivendo da solo: sono peggio di una tragedia.

L’apice dell’esperienza fu che non mi interessava più del mondo esterno tranne: ciò che dal mio interno riuscivo a trasmettere, tramite il blog ed internet.

 

Come un bambino

che non ha ancora consapevolezza del mondo in cui è nato camminavo a tastoni nel mondo informatico.

Ancora oggi questo sintomo non è passato del tutto perché, come ho scritto nei paragrafi precedenti: resta molto da imparare.

Dopo circa un anno di lavoro informatico, iniziarono i primi stati d’ansia causati dal constatare che la realtà virtuale non è poi molti differente dal quella reale.

 

 

Cosa causa lavorare al computer

Il mio blog fu attaccato da spam

ed hacker e non avevo compreso alcune regole importanti per la pubblicazione degli articoli.

Però ho smesso di vegliare la notte e digiunare per la passione che mi ha catturato in questi ultimi due anni, ho ripreso a fare regolarmente la spesa e le pulizie di casa.

Pianificando il tempo di lavoro al computer, alla casa e a me stesso, dopo mezzanotte stacco il PC e sino alle 9 am. del giorno dopo non lo riaccendo.

Non mi preoccupo più dello spam e degli hacker perché ho compreso che: purché ci siano persone che si considerano più furbe: Google premia solo chi lavora veramente senza approfittare di alcunché.

Un ulteriore sintomo causato dal continuo osservare lo schermo del Pc e scrivere ha stimolato la mia mente a parlare da sola creando sporadicamente dei personaggi con cui interloquire.

Personaggi mentali che fanno domande oppure rispondo a quelle del cervello, solo per una volta è accaduto che lasciando la mente giocare in questo modo: un personaggio riuscivo a vederlo ma mi spaventai di questo fenomeno e bloccai immediatamente il giochino del cervello.

La mia paura è generata da una mia constatazione adolescenziale che mi ricorda di non abituare il cervello a giocare da solo per prevenire alcuni rischi psicologici, a mi parere: gravi.

 

Come ho fermato l’allucinazione

mentale, causata dal cervello che parla con personaggi generati da lui? Ho preso in giro il mio cervello con frasi del tipo: dopo esser riuscito a parlare da solo: ti inventi anche le figure?

Fermati di costruire ciò che non c’è, sei solo tu che ti inventi tutto; fermati o il rischio di porterà all’autodistruzione.

Con queste frasi l’effetto e il personaggio sparirono, ora posso comandare questo fenomeno ma devo ancora sorvegliare il cervello.

Ascoltando musica, leggendo o semplicemente vivendo in società: il cervello non genera alcuna risposta o personaggio.

L’osservazione del mio comportamento è stata effettuata nel corso di due anni di lavoro con il computer senza l’effetto di medicinali, alcool o droghe.

Con una dieta onnivora ma equilibrata senza eccessi ed una vita da single per circa 12 anni.

Informazioni appartenenti all’osservazione della mia persona che non sostituiscono il parere di alcuno.

 

Di Gogoos

Studioso di psicologia e teologia, blogger multitasking, pubblica informazioni di attualità, cultura, scienza, psicologia e spiritualità nell'umana ambiguità che esprime e manifesta la struttura dell'umanità