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Come nasce la gestione dell’opinione pubblica

Attitudini di pensiero e convinzioni popolari: creano l’opinione pubblica, usata dalla politica e dall’economia tramite i mezzi di comunicazione di massa

L’opinione del popolo

Nel XVIII° secolo il pensiero filosofico democratico compone un nuovo concetto politico dai termini: opinione e pubblico, opinione che può essere influenzata dalle pubbliche relazione e dai mezzi di comunicazione di massa.

 

L’opinione pubblica

E’ il risultato medio di tutte le opinioni che vengono espresse dai componenti della società, trasmessi tramite i canali dell’informazione, dello spettacolo, dai social network e da movimenti giovanili di protesta.

Opinione pubblica: che determina le decisioni e le misure politiche da prendere per governare un paese, questa opinione: diventa nevralgica durante le elezioni amministrative ed anche per alcune scelte economiche.

Per gestire l’opinione pubblica occorrono metodi per sfruttare la psicologia del sub conscio e a questo proposito si dedicò il nipote del neurologo Sigmund Freud: Edward Louis Bernays

Edward Bernays
Edward Bernays

Edward nasce a Vienna da genitori di religione ebraica (1891 – 1995) pubblicitario americano di origini austriache, pubblicista; e spin doctor: esperto di comunicazione al servizio di personaggi politici.

Insieme a Bernays anche Wilfred Trotter (1872 – 1939) chirurgo, padrino della neurochirurgia e studioso di psicologia sociale: diede il suo contributo

per la ricerca inerente alla psicologia sociale e al suo concetto di istinto del gregge che pubblicò in un opera popolare dal titolo: Instinct of the Herd in Peace and War (l’istinto delle mandrie in pace e in guerra).

Trotter: considerò la socievolezza come un istinto animale e quindi si dedicò allo studio di mandrie di lupi, greggi di pecore e all’attenta osservazione degli alveari di api e vespe.

 

Edward Bernays

fondò le principali regole per le pubbliche relazioni e insieme a Ivy Lee e Walter Lippman: ne diventò uno dei padri.

Studiando le teorie, dell’antropologo, psicologo e sociologo francese, Gustave Le Bon (1841 – 1931) autore dell’opera: Psicologia delle Folle; e fondandosi sui concetti dello zio Sigmund Freud:

Bernays  inizia a pubblicare e commercializzare metodi per manipolare la psicologia dell’inconscio e gestire l’opinione pubblica.

 

Gustave Le Bon
Gustave Le Bon

Le Bon fu il fondatore

della psicologia delle masse che consiste nel ramo della psicologia che studia l’interazione dei fenomeni collettivi con il comportamento individuale e

fu il primo: a studiare scientificamente il comportamento della società tentando di identificare i caratteri delle masse e sviluppando tecniche per controllarle e gestirle.

Insieme a Le Bon altri studiosi si dedicarono al comportamento delle masse anche Scipio Sighele criminologo psicologo e sociologo italiano,

George Simmet filosofo e sociologo tedesco, Gabriel Tarde criminologo filosofo e sociologo francese: scrissero teorie per descrivere

il comportamento delle folle e l’azione condivisa con altre persone destinata a produrre effetti su terzi alla quale il sociologo tedesco Max Weber diede il nome di azione sociale.

Scipio Sighele e Gabriel Tarde esordirono con il primo dibattito attinente alla psicologia delle folle inerente alla responsabilità criminale delle folle e per decidere quali individui arrestare.

L’opera di Scipio Sighele: la folla delinquente, fu pubblicato in Italia nel 1891.

Scipio Sighele
Scipio Sighele

 

La mente Collettiva

L’intelligenza collettiva e la fabbrica del consenso furono partorite da Edward Bernays come concetti fondamentali per praticare la propaganda.

Sigmund Freud era sempre al centro dell’attenzione, di Bernays e del suo lavoro, anche lo stesso neurologo era molto interessato allo studio di  Edward Bernays

infatti con il suo operato riuscì ad impressionare anche Adolf Hitler, che sicuramente prese in esame l’esempio per poi istigare i tedeschi all’odio contro gli ebrei negli anni 40 del XX secolo.

L’evento che impressionò il capo di stato, dell’antica Germania, fu l’isteria antitedesca, americana, che determinò permanentemente l’andamento dell’economia degli Stati Uniti per la capacità dimostrata di controllare l’opinione pubblica del paese.

 

Il 6 aprile del 1917

l’America dichiarò l’ingresso nella prima guerra mondiale schierandosi con i paesi che combattevano la Germania e l’Austria; nonostante la popolazione fosse contraria a questa scelta bellica,

del presidente americano Thomas Woodrow Wilson: per convincere la società americana all’utilità di combattere istituì il comitato d’informazione 13 aprile 1917 Committee of Public Information.

Per questo programma d’informazione vennero incaricati Walter Lippman ed Edward Bernays come consulenti, oltre al presidente americano, i ministri degli esteri, della guerra e della marina, giornalisti e pubblicitari.

Per sfruttare tutti gli strumenti capaci di diffondere l’ideale della giusta causa per entrare in guerra contro la Germania e l’Austria: anche il cinema

fece parte del programma pro bellico con la New Division e la Film Division che convinsero l’industria di Hollwood a girare film contenenti messaggi anti tedeschi dal titolo: Gli artigli dell’Unno, all’inferno con il kaiser, il Kaiser la belva di Berlino, Il delinquente prussiano.

Lo slogan più rilevante che appariva in tutta la nazione americana era stampato su un poster e raffigurava lo Zio Sem (personificazione nazionale degli Stati Uniti d’America)

con aggiunta la scritta: I want you for US Army (Ti voglio per le forze armate degli Stati Uniti).

zio sem opinione pubblica

man brute poster

Dopo sei mesi di propaganda nacquero molte organizzazioni patriottiche l’odio antitedesco diventò intenso e impressionante, anche per la stessa America.

La commissione impiegò 75000 volontari per la diffusione di messaggi istigatori all’odio, contro i tedeschi, della durata di 4 minuti in tutte le sale cinematografiche.

Il Presidente Wilson convinceva all’entrata in guerra per riportare la democrazia in tutto il continente europeo e uno slogan molto promosso fu: fare del mondo una democrazia più sicura.

Edward Bernays riuscì splendidamente nella sua impresa dimostrando, ad appena 26 anni di età, ottime capacità di gestione dell’opinione pubblica.

La propaganda elevò il presidente americano Wilson ad Eroe nazionale e liberatore del popolo, che creò un mondo nuovo in cui l’uomo avrebbe vissuto in totale libertà.

 

Third liberty loan

La propaganda

Siccome la propaganda di Bernays iniziò ad essere largamente usata, anche dai tedeschi, turbando lo spirito americano, Edward decise di cambiare nome alla sua attività intitolandola: Direzione Pubblicitaria, per poi stabilirsi a Broadway.

Dopo il successo della sua tecnica manipolativa, per propagandare l’odio, il combattimento e la guerra: decise di sperimentarla in circostanze di pace e soprattutto per promuovere l’economia e l’industria.

Dopo aver letto una copia dell’opera di Sigmund Freud “introduzione alla psicoanalisi” si domandò: se ara possibile guadagnare manipolando l’inconscio.

american navy poster

Il concetto di Freud

che ispirò Bernays consisteva in questo verso: C’è molto di più, dietro la scelta di prendere decisioni; non solo a livello individuale ma più nel profondo e a livello di gruppi.

Constatando che l’informazione guida il comportamento: sostenne che occorreva trovare ciò che richiamava l’emozione irrazionale delle persone.

Tentando di incidere sull’inconscio, dei singoli individui, che avrebbe manipolato, successivamente, la mentalità collettiva della società; senza usare la tecnica di bombardarla con informazioni ed eventi per essere ascoltati e trovare consensi.

Dopo la ricchezza generata dalla guerra gli industriali americani avevano una terribile preoccupazione: che la popolazione avesse smesso di comprare ciò che già possedeva e quindi il rischio della sovrapproduzione.

Infatti, sino a quel tempo, tutti i prodotti industriali erano venduti in base alla necessità, alla qualità, alla durata e su questi particolari era fondata anche la dimostrazione pubblicitaria.

Occorreva quindi modificare il pensiero con cui gli americani consideravano i prodotti da acquistare.

Paul Mazur banchiere
Paul Mazur

Paul Mazur banchiere di Wall Street

nel 1927 pronunciò queste parole: Dobbiamo spostare l’America dalla cultura dei bisogni a quella dei desideri;

dobbiamo  convincere le persone a desiderare prodotti nuovi, anche se i vecchi sono ancora utili e funzionanti. I desideri dell’uomo devono oscurare i suoi bisogni.

Mazur propose di creare un mondo in cui fosse abitudine comprare i prodotti, non perché servono o sono necessari ma, solo per desiderio.

Le coorporation misero al centro di questo cambiamento Edward Bernays capace di mettere in pratica le teorie, dello zio Sigmund, attinenti alla psicologia delle folle.

Walter Lippman
Walter Lippman

Walter Lippman affermò che i meccanismi mentali fondamentali della massa sono: l’irrazionalità, la mancanza di ragione e la bestialità;

la società tende a trasformarsi nel branco selvaggio guidata dalla spina dorsale invece che dalla mente; con queste considerazioni fondamentali, Lippman:

iniziò ad occuparsi di psicologia per sviluppare quei meccanismi e comprendere come applicarli a strategie di controllo sociale.

Edward Bernays si appassionò alle teorie di Lippman e le usò per promuovere se stesso tentando di scoprire i desideri nascosti della società e appagandoli con prodotti di consumo.

Bernays stava partorendo una nuova politica e un nuovo metodo per governare le masse, tramite la fora irrazionale, che lui aveva nominato: l’ingegneria del consenso.

In sostanza la sua opinione era che la manipolazione consapevole e intelligente, delle opinioni e delle abitudini, delle masse avesse un ruolo importante nella società democratica.

Manipolazione che poteva costituire un potere invisibile capace di dirigere le nazioni per coloro che fossero stati capaci di usare lo strumento dell’ingegneria del consenso.

Siccome per Bernays, l’uomo di strada: non aveva una cultura per elaborare opinioni affidabili; e che per questo potesse votare la politica sbagliata o desiderare il prodotto errato:

pensò che dovesse essere guidato da persone con un’intelligenza maggiore, richiamando la sensibilità delle folle ai desideri umani e alle paure più sconvolgenti,

sfruttandoli per i propri interessi; purché per Bernays la democrazia fosse un concetto politico perfetto: con questo meccanismo sociale la trasformò in una dittatura.

 

La libertà della donna

L’iniziativa di Bernays nel 1929 fu quella di convincere le donne a fumare e venne nominata: Fiaccole della libertà.

Nel 1928 George Washington Hill, il presidente dell’American Tobacco Company, richiamò l’attenzione di Bernays per trovare il sistema

di violare il tabù e il divieto, per le donne, di fumare in pubblico e poter liberalizzare la vendita delle sigarette anche al gentil sesso.

George Washington Hill
George Washington Hill
Abraham Brill
Abraham Brill

Bernays, a questo proposito, si rivolse ad Abraham Harden Brill, psichiatra e psicoanalista statunitense, per capire cosa significasse la sigaretta per la donna.

Abraham Brill rispose che, per le donne: la sigaretta rappresenta il simbolo dell’organo sessuale maschile e il potere sessuale dell’uomo; e di conseguenza,

che per convincerla a fumare: bastasse collegare la sigaretta al desiderio di sfidare il maschio; così facendo le donne avrebbero iniziato a fumare convinte di possedere un pene personale.

Durante la parata di Pasqua

del 1929 Bernays decise di organizzare l’evento psicologico, quindi: convinse dieci debuttanti femministe a nascondere alcune sigarette sotto la gonna per poi accenderle, ad un suo segnale, durante la parata con disinvoltura.

Dopo aver informato la stampa di una notizia ufficiosa attinente ad un gruppo di femministe sufragiste che per protesta avrebbero acceso le torce della libertà;

consapevole che tale notizia avrebbe attirato tutti i fotografi dei giornali più importanti destando notevole scalpore.

Con la conseguenza che chiunque fosse stato favorevole alla libertà avrebbe dovuto difenderle da qualsiasi critica potesse scaturire dall’evento.

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La frase: torce della libertà richiamava alla statua della libertà che rappresenta l’unità della nazione e i suoi valori; infatti l’evento fu commentato da tutti i più importanti giornali internazionali.

Il 1 aprile 1929 The New York Time scrive: Gruppo di ragazze accendono le sigarette in segno di libertà e dal quel giorno aumentarono anche le vendite delle sigarette e la felicità dell’American Tobacco Company.

Ciò che Bernays Aveva generato, con le fiaccole della libertà, era: l’idea che la donna fumatrice avrebbe dimostrato indipendenza e potere maschile; ideale che vive tutt’oggi ormai in qualsiasi ambiente e grado sociale.

Con questa campagna promozionale le vendite di tabacco aumentarono a dismisura e convinsero la Philip Morris ad usare la stessa tecnica, per i maschi, lanciando il simbolo del Cowboy Marlboro.marlboro opinione

Per Bernays fu la conferma che le masse possono essere stimolate a comportarsi irrazionalmente collegando i prodotti commerciali ai loro desideri inconsci e nascosti dalla timidezza.

Oggetti e scelte irrazionali possono simboleggiare il desiderio d’espressione esteriore della propria personalità; anche il senso di libertà provocato dalla sigaretta

è totalmente irrazionale, ma questo gesto riesce a far sentire l’uomo e la donna totalmente liberi sino a quando si accorgono di aver preso un’ambigua e costosa abitudine.

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Lo stratega politico Philip Gould

e il pronipote di Sigmund Freud: Matthew Freud, consulente in pubbliche relazioni, riportarono al potere, negli anni 90 del XX° secolo: la New Labor in Inghilterra e

il Partito Democratico negli Stati Uniti d’America; tramite il focus group, uno strumento inventato da psicoanalisti delle società americane per analizzare i sentimenti e i desideri dei consumatori.

 

 

Il focus group

consiste nel selezionare un certo numero di persone, da studiosi di sociologia; e a determinarne le idee e i pareri impegnandolo a ragionare in un argomento convenzionale per determinare l’orientamento di un gruppo, più ampio, di individui.

Kurt Lewin psicologo
Kurt Lewin psicologo

Questo sistema di rilevamento, dell’opinione pubblica, nasce negli anni 40 del XX° secolo ad opera di Kurt Zadek Lewin, (1890 1947) psicologo tedesco naturalizzato statunitense precursore della psicologia sociale;

e Robert King Merton (1910 – 2003) sociologo statunitense di corrente funzionalista: che concepisce la società come un insieme di settori connessi tra loro; ed ogni settore svolge un compito che, interconnesso con gli altri, genera equilibrio e ordine sociale.

Robert King Merton
Robert King Merton

Con l’avvento dell’informatica e del web è oggi possibile ampliare questa ricerca, attinente all’opinione pubblica, su vasta scala; collegando

i partecipanti del focus group con la: tecnologia smart, che determina l’avvento della quarta rivoluzione industriale la 4.0 l’intelligenza artificiale.

Fumatrici al bar

 

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Di Gogoos

Studioso di psicologia e teologia, blogger multitasking, pubblica informazioni di attualità, cultura, scienza, psicologia e spiritualità nell'umana ambiguità che esprime e manifesta la struttura dell'umanità