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Spiritualità Umana

La cavalleria islamica

La cavalleria islamica prende il nome di kitab al futwah un libro per comprendere la retta via e la realizzazione spirituale nel mondo musulmano

La cavalleria

Da alcuni manoscritti di Abd ar Rahman as Sulami nato nel 937 e scomparso nell’anno 1021 teologo e guida spirituale dell’islam è una tra le migliori figure della spiritualità islamica e conoscitore dei detti del sigillo dei profeti Muhammad il messaggero dell’Altissimo.

I metodi di Abdù Rahman ci hanno permesso di ricevere informazioni attendibili della catena di trasmissione islamica dei versi originali recitati dal Profeta Muhammad.

La conoscenza di Abdù e il percorso spirituale sulla retta via ci ha regalato una sintesi completa della cavalleria islamica comprensibile per tutta l’umanità.

Sulami dedica una parte della sua vita alla ricerca della verità inerente alla scienza spirituale e conoscere le vie della realizzazione spirituale nell’islam che prende il nome di sufismo.

Il sufismo considera la fede espressa e considerata ad un livello di certezza che è più stabile della fede stessa e si fonda in un antico detto inerente all’eccellenza nel comportamento, che consiste:

di adorare l’Altissimo come se tu lo vedessi, perché se tu non lo vedi: lui ti vede continuamente ed è sempre presente; siccome è il custode di coloro che credono;

mentre coloro che non credono: hanno come padroni gli idoli che non hanno alcun potere e non possono ragionare perché costruiti dalla fantasia e dalle mani dell’uomo.

Un messaggio ricevuto dall’Altissimo e trasmesso dal profeta Muhammad ci rivela questi concetti:

il giusto servitore continuerà ad avvicinarsi all’Altissimo tramite atti volontari affinché io lo ami, quando io lo amo: sono colui che diventa il suo udito con il quale egli ascolta,

divento la sua vista con la quale egli osserva, la sua mano con cui afferra e il suo piede con cui cammina; se lui mi chiede io risponderò e se cerca in me la protezione: io lo proteggerò; perché l’Altissimo amerà come loro lo ameranno il loro creatore.

 

Cosè la Futwah

Consiste nell’eccellenza e nella nobiltà di comportamento per la scuola islamica della realizzazione spirituale infatti un antico detto il profeta Muhammad rivela:

sono stato mandato per perfezionare la nobiltà nel comportamento che consiste nel praticare il perdono, invitare alla bontà e allontanarsi dagli ignoranti.

La parola Fatwah nasce dal termine Fatah presente anche nel Corano e che nei dizionari arabi prende il significato del giovane uomo che ha raggiunto il pieno vigore e la forza.

Derivante dai termini arabi Fatyah o Futyah che si collegano alla stessa radice, ma in senso lato esprime il significato di: risposta che risolve un problema o svela un concetto inerente ad una domanda.

 

Quando l’Arcangelo Gabriele

fece visita al profeta Muhammad disse ti ho portato l’eccellenza nel comportamento:

che tu perdoni colui che è stato ingiusto con te, che tu dia a colui che pretende qualcosa, che tu doni a colui che rifiuta di donare, che fai visita a coloro che sono sviati, che ti allontani da colui che dimostra incomprensione, e di praticare la bontà verso coloro che hanno agito male con te.

Nel Corano è scritto: chi perdona e instaura la pace tra lui e l’avversario sarà ricompensato dall’Altissimo per il Creatore non ama gli iniqui.

 

Gli eletti rispondono all’appello

Il primo uomo che rispose all’appello dell’Altissimo e alla nobiltà del comportamento fu Adamo, di natura ammirevole e dignità originale il suo nome esprime quello della crosta terrestre ma la sua essenza porta il sigillo della volontà del Creatore.

Abele ereditò il carattere di Adamo mente Caino ne fu privato, Seth vegliò affinché questo carattere non venisse sporcato sostenendone l’onore per la causa dell’Altissimo.

Idris (Enoch) tramite questo carattere ammirevole fu elevato e salvato dall’astuzia del nemico sviante.

La tracce di  questo carattere illuminarono il pensiero di Noè salvando la specie umana dal cataclisma che inondò la Terra.

Ad (profeta di una popolazione araba) ricevette il richiamo e seguì la retta via  e salvò coloro che lo seguirono ma gli altri furono sterminati dai venti impetuosi.

Attraverso questa luce divina Hud (profeta arabo) rese manifeste le sue promesse e Salih (Profeta arabo) fu salvato da ogni evento malvagio.

Abramo fu amico intimo dell’Altissimo e con questo carattere distrusse gli idoli e i simboli che venivano adorati dai miscredenti e dopo aver allontanato Ismaele: lo richiamò per ordine del Creatore.

Guidato dalla luce dell’Altissimo: Lot salì sino al grado superiore dal quale non si può più scendere.

Sempre con questo carattere di nobiltà Isacco divenne un servitore del suo Creatore sino al giorno dell’incontro dichiarato; mentre Giacobbe seguì la via della realizzazione e Giobbe fu guarito dal suo male.

Giuseppe era un veridico e seguì la retta via nel modo più generoso e sincero e ricevette il favore perpetuo mentre Shu’ayb risolse i suoi errori e e fece chiarezza in ogni suo dubbio.

Mosè divenne il mantello della volontà del Creatore e Aronne rispose immediatamente all’appello mentre Davide, con questo carattere, provò il desiderio e il piacere di inchinarsi  e prosternarsi difronte all’ Altissimo.

Salomone lo ricevette in eredità ed uomini e demoni obbedivano ai suoi ordini, Giona comprese la verità sulla retta via e si salvò dal pesce che lo inghiottì rigettandolo sulla riva asciutta.

Zaccaria si dissetò alla fonte di verità e Giovanni vinse il dolore passando oltre la prova; con la luce dell’Altissimo Gesù illuminò l’oscurità e fu nominato lo Spirito, il Messia.

Nella via della realizzazione spirituale Muhammad divenne il sigillo della profezia ricevendo la vittoria e i suoi compagni Abu Bakr e Umar divennero i custodi.

Invocate l’Altissimo invocate il Grande qualunque si il nome con il quale lo invocate: tutti i nomi più belli sono del Creatore ma l’Altissimo è sempre molto più potente di qualsiasi nome esista sulla Terra.

La lode appartiene all’Altissimo il giusto, l’immenso che non generò e neppure venne generato, non ha bisogno di alcunché perché sussiste di per se stesso, il creatore dei mondi e del giorno del giudizio.

 

I detti islamici

Il comportamento altruista nei confronti dei propri fratelli, nella fede, ed aiutarli nelle loro necessità: è cavalleria e nobiltà di comportamento; che verrà ricompensata, nel giorno del giudizio, dall’Altissimo che: presterà servizio a coloro che hanno agito con questo criterio.

Passare oltre la cattive intenzioni, del prossimo; e far svanire qualsiasi rancore verso chi ti ha danneggiato: è Futwah perché non v’è alcuno che può rifiutarsi di aiutare colui che ha rifiutato di aiutarlo.

Non nominare i difetti degli altri, perché ciò contribuisce: a rendere malvagi coloro che vengono giudicati.

Visitare i propri fratelli, nella fede, anche senza il loro invito: è cavalleria; e solo la fame può convincerti a farlo, quando non hai alcuna intenzione di incontrarli.

Non criticare mai il cibo che ti  viene offerto se hai fame: mangia, altrimenti lascialo, con buone parole e ringraziando.

Futwah consiste nell’adottare il comportamento dei Profeti e di tutti coloro che li hanno seguiti, perché l’eccellenza nel comportamento: è una qualità dei popoli del paradiso.

Il Profeta Muhammad disse: i credenti sono uniti da un legame di intimità e i migliori tra loro sono quelli dai quali si può trarre vantaggio.

La cavalleria islamica consiste nella generosità e il paradiso: è abitato solo da uomini generosi.

Di Gogoos

Studioso di psicologia e teologia, blogger multitasking, pubblica informazioni di attualità, cultura, scienza, psicologia e spiritualità nell'umana ambiguità che esprime e manifesta la struttura dell'umanità