La bestia si contorse su se stessa quando s’accorse ove gli umani ponean la fede quindi risalì dal mar per vendicar l’ipocrisia
La poesia della Bestia
La bestia espelle in faccia al pinzochero perché altro non merita che nettarsi il viso per aver prestato fede a color che lo resero un simpatico omiciattolo.
Ovunque voltò lo sguardo ella s’accorse che l’uomo fu considerato inetto perché non partecipò alla cena del perverso e dello scaltro
Che alla stregua dell’ingenuo e dell’ignaro piegaron la sua gobba eppur il capo con mistico e soave verso che prometteva sine un mondo assai diverso
Oppur le fiamme e il dolor assai pungente precipitando in un luogo tenebroso per chi tentò di dimostrar ch’era ancor uomo.
Il verso della bestia
Per pochi che perversamente agirono
l’ umano dovette temer la morte ma colui che uccide: sostituisce chi detiene il potere
Ma colui che fa le veci del carnefice, senza essere destinato a tale scopo: facilmente s’amputa le mani e con esse pure il pomo
Alcuni vollero saper com’era fatta
Ma la Bestia non ha fattezze che debbano essere mostrate, ogni umano la noterà nel suo pensiero appena essa con sguardo assai acceso porterà l’attenzione sul suo capo.
Fu la semplicità a crear l’ esser umano
Ad essa tornerà perché in lei l’umano venne concepito
Quindi ciò che è bianco resterà tale, così per ciò che sarà nero per evitar la congettura che porta allo sfacelo
La verità mai è piaciuta anche se molti credean di amarla, alla bestia non importa ciò che vuole sognar l’uomo; essa è qui per risvegliarlo dal torpore del suo sogno.
Oltre l’ignoranza va l’ira funesta
della sacra bestia essa a giudicar s’appresta color che della storia ne fecero una scola ma per il desiderio di ottener poteri decisero di sceglier la menzogna e a non essere sinceri
Qualsiasi fenomeno accadde sulla Terra essa fu sempre un paradiso naturale sinché non giunse l’uomo frettoloso a giudicare
Cosa ? Dovrei pensar ?
di colui che pur studiando e dimostrarsi colto ! Preferisce proferir menzogna e tener celata tale formula per apparir potente e viver sol di quella !?
Il verso della bestia
O tu: esser umano immondo
Tu: che appoggiasti la lama tagliente sulla carne del bambino convinto fosse il dono sacrificale o più probabilmente per gustarne la sua carne
Tu verme di sterco che ne abusasti sessualmente che per diventar nobile ne facesti un povero demente; tu: per scagionarti dalle tue maledette perversioni che ti permisero di appagar le tue misere illusioni
Tu: che preferisti abbandonarlo per paura ti mancasse il pane, che lo cacciasti perché non faceva parte al tuo lurido banchetto: un giorno ritroverai te stesso che ti presenterà il conto di tutto ciò che hai fatto: maledetto !
Scrutando l’occhio umano
Notai il vostro sapere assai stimato che ammira l’ umano desiderio e le sue fulgide passioni, ma invece che il buon senso rincorre le illusioni
Pretese di governare il mondo ma non di governar se stesso che ignaro della sorte: dimenticò la morte e che amante del suo sogno: si perdette in esso
Il verso della bestia
Color che preferirono storielle
sostituendo tali menzogne alla guida degli umani: si inebrieran di quelle sino ad espellerle dai loro deretani, se cercheranno aiuto a quelle rivolgeran la mano anche se le menzogne han vita breve e in un batter di ciglia svaniscono lontano.
La meretrice udì il verso della bestia
credendo fosse uomo indossò l’abito scarlatto per mostrar la sua bellezza ed esser abile a sedurlo
Allor la bestia si alzò con far possente vomitando in faccia alla vacca maledetta che approfittò del lurido omiciattolo per diventar assai famosa e molto ricca