Categorie
Ambigua Umanità

Autoerotismo etimologia significato e psicologia

la prima prova dell’autoerotismo risale a 28000 anni fa dal ritrovamento di un fallo di pietra levigato e usato come giocattolo sessuale

L’ Autoerotismo

è la masturbazione maschile o femminile che consiste nella sollecitazione degli organi genitali sino a procurarne l’orgasmo, la prima prova della pratica auto erotica risale a 28000 anni fa dal ritrovamento di un fallo di pietra levigato usato come giocattolo sessuale.

 

La psicologia considera la masturbazione

un fenomeno frequente e abitudinario nel processo evolutivo sessuale dell’individuo sia esso maschio che femmina.

Il frequente e costante uso dell’autoerotismo mette in rilievo la sua funzione biologica che si afferma come un normale gesto della specie umana.

Un fenomeno che inizia nell’infanzia quando il soggetto impara a conoscersi fisicamente; essendo un comportamento esteriore rimanda ad un significato più profondo, proprio della psiche e dalle sue connessioni con la dimensione fisica del corpo.

L’autoerotismo è un’attività che troviamo frequente in gioventù sia nell’uomo per circa il 90% dei casi, che nella donna per almeno il 60% anche durante

la maturità e l’invecchiamento la masturbazione permette di tenere in esercizio la prostata e allontanare il rischio del generarsi di cellule tumorali agli organi sessuali.

 

Come affermò Sigmund Freud

in un suo aforisma, “l’unico senso di colpa che devi provare masturbandoti è quello di masturbarti male” perché, effettivamente una posizione scomoda, la premura, l’ambiente in cui ti trovi possono influire tantissimo sulla psiche e sul fisico

Soprattutto masturbandoti da una posizione eretta rischierai l’infiammazione del nervo sciatico e il mal di schiena e la psiche invece di godere proverà angoscia.

 

Il comportamento autoerotico

è diverso dall’autoerotismo siccome diventa abitudine mentale esaltando, in alcuni casi, questa forma di godimento sino a farla diventare un problema mentale nel quale troviamo dei disordini compulsi;

che indicano la tendenza a usare la masturbazione solo per mancanza di un rapporto etero  o omosessuale scaricando in modo compulsivo l’ansia e il desiderio mancato di compagnia sessuale nel gesto autoerotico.

Infatti l’autogratificazione spinge il soggetto chiudersi in se stesso e sciogliere i legami con la società oltre a limitarsi nelle esperienze sessuali non permettendo alla sua mente di maturare.

 

La personalità autoerotica

è quella personalità che si differenzia dall’autoerotismo, come fenomeno biologico, perché rimasta in uno stadio narcisista della maturità.

Una personalità che si distanzia notevolmente da quella sociale in cui il soggetto si isola in un mondo autoerotico e auto affettivo che gli compromettono

anche qualsiasi relazione sessuale di coppia siccome l’individuo a causa del suo narcisismo strumentalizza il partner come strumento per ottenere la gratificazione genitale.

 

L’atto autoerotico

non incide sul processo di maturazione psicosessuale del soggetto che si masturba lasciandolo libero di comunicare con la società e alla capacità di donarsi.

Vanno comunque tenute in esame le circostanze e i motivi del gesto masturbatorio perché l’individuo possa individuare lo stimolo iniziale alla masturbazione ed eviti l’abitudine al comportamento autoerotico.

 

Di Gogoos

Studioso di psicologia e teologia, blogger multitasking, pubblica informazioni di attualità, cultura, scienza, psicologia e spiritualità nell'umana ambiguità che esprime e manifesta la struttura dell'umanità