Categorie
Dimensione Scienza Psicologia

Analisi del sogno premonitore di morte

La morte fisica, di alcune persone, può essere elaborata dal cervello durante il sonno ed interpretata come: sogno premonitore del tragico evento

La premonizione

Il sogno è la via maestra per esplorare l’inconscio, come sostenne Sigmund Freud, infatti la psicoanalisi nasce con l’interpretazione dei sogni.

Per Freud il sogno è un compromesso tra il contenuto inconscio, del sogno che vuole emergere e l’io che esercita il controllo sulla parte conscia per censurare

i ricordi rimossi dalla coscienza e archiviati nell’inconscio; ma durante il sogno il controllo dell’io si allenta e nel loro tentativo di affiorare: i ricordi vengono camuffati perché non allertino la sentinella della coscienza.

Per Aristotele il sogno è uno strumento inconscio che avvisa il sognatore del suo stato di salute; e ho potuto constatare che l’alimentazione,

soprattutto serale, può causare brutti sogni se troppo grassa e pesante da digerire, per esempio: dopo un eccesso di fritto di pesce ormai scaduto.

Carl Gustav Jung sostiene che il sogno sia sempre relativo ad uno scopo inconscio, anche quando non sembra evidente, ma non a scopi di coscienza o casualità; il sogno non si può interpretare con una psicologia fondata sulla coscienza.

Per Jung è importante avere una premonizione dell’occulto perché stimola emozioni spirituali e misteriose, l’uomo deve percepire che vive in un mondo in cui avvengono e si sperimentano fenomeni che sono inesplicabili, perché l’inatteso e l’inaudito completano la vita.

 

Analisi del sogno premonitore

L’analisi del sogno fa riferimento a eventi realmente accaduti nell’arco di cinque anni dopo aver sognato sensibilmente un evento misterioso che preannuncia la scomparsa di alcune persone.

Nel sogno premonitore mi sembra di essere sveglio e cosciente da percepire il tatto e la vista come durante la veglia ma accadono fenomeni che non appartengono alla realtà fisica.

 

Cinque anni fa il sogno premonitore

All’inizio dell’anno 2016 sognai di camminare su di una scalinata bianca scendendola lentamente, vedevo gente salire le scale vestita di bianco ma non mi curavo di loro e ne queste persone si accorgevano della mia presenza.

Mentre scendo le scale noto che anche mia madre sta salendo la scalinata allora mi avvicino per chiederle dove stia andando ma mentre tento di avvicinarmi lei mi attraversa prima gli occhi e poi il corpo.

Mi volto per capire cosa sta accadendo con i brividi da pelle d’oca ma mia madre non si volta purché io la chiami ad alta voce continua a salire la scalinata alla cui sommità noto un edificio splendente alla luce del sole con una cupola bianca quasi troppo luminosa per essere guardata.

Allora tento di salire la scalinata, ma dopo qualche gradino: incontro una signora vestita con un lungo abito nero, della quale non vedo il volto, mi avvicino e le stringo la mano dicendo: signora buon giorno!

Lei mi chiede: dove sia diretto e afferma: tu non puoi salire! Non è ancora giunto il tuo tempo.

Quindi mi volto, deluso, per scendere da quella scala, ma vedo il volto di mio padre, pelato e sorridente, ci stringiamo la mano e gli domando: perché anche lui è su quella scalinata bianca.

Mi risponde che: anche lui deve andare lassù, ma io rispondo che non può, perché ha ancora molti interessi di cui si deve occupare e quindi non può lasciare tutto così.

Ma il suo volto scompare ed io mi risveglio preoccupato perché ero a conoscenza dei problemi di salute di mia madre ma non ancora quelli di mio padre.

 

La relazione del sogno premonitore con la realtà

Trascorsi circa 9 mesi, dopo il sogno misterioso, viene a mancare mia madre, a causa di un infarto; e dopo 5 anni: muore mio padre di cancro, come puoi notare il tempo non ha alcun significato nei sogni  perché per l’inconscio, il passato e il futuro sono sempre e solo: presente.

 

Il tempo e l’inconscio

Ho notato, a proposito del tempo, che l’inconscio tiene, a volte, una cronologia degli eventi ma non il tempo; perché per esempio: nel mio sogno premonitore,

mi vedo e provo la sensazione di scendere la scalinata bianca; e, tra i significati che posso attribuire, i migliori sono: quello della mia nascita e della discesa nell’inconscio.

Poi incontro mia madre che mi attraversa senza accorgersi di me continuando a salire la scalinata bianca per svanire nel edificio luminoso; e in questo:

posso intravedere la sua dipartita, mentre l’edificio rappresenta l’inconscio globale, della specie umana, che contiene l’inconscio di ogni essere vivente.

Quindi vedo la donna in nero che, per il mio criterio di giudizio, poteva essere la rappresentazione della morte; e infine: vedo mio padre che sembra prossimo a salire la scalinata bianca; che, in questo sogno: potrebbe rappresentare il tempo.

Da queste considerazioni posso dedurre che l’inconscio mi ha mostrato alcuni tempi della mia esistenza ma tutti nello stesso istante, anche se con esatta cronologia.

 

Il sogno risalente all’inizio del XXI° secolo

in cui mi trovavo sulle alture del Righi di Genova; e con me: anche mio padre, spettatori di uno tsunami gigantesco che ricoprì tutta la Liguria

mentre noi ci salvammo salendo su un albero delle alture genovesi; quando le acque si ritirarono mio padre mi disse: è una rovina completa, ed io risposi andiamo a vedere cosa è rimasto.

Siccome l’acqua rappresenta anche alcuni problemi che possono colpire l’esistenza in modo grave io tentai di avvertire tutta la mia famiglia,

ma il mio avvertimento non servì; e dopo circa un anno, dal sogno: iniziarono i problemi economici e alla salute dei miei parenti più stretti.

Queste informazioni sono relative all’interpretazione psicologica del sogno che io credo elaborata dall’inconscio tramite le informazioni attinenti alla salute, dei miei genitori, che avevo memorizzato un anno prima di sognare la premonizione.

 

La voce mentale

Tra i fenomeni misteriosi che accadono nella mia vita vi sono le voci mentali che io soprannomino entità cerebrali, ma che ultimamente erano svanite.

Oggi, alcuni minuti prima di ricevere il messaggio di mio fratello, che mi comunicava la scomparsa di mio padre, una voce mentale, verso le ore 18 simile alla voce paterna, disse al nome di mio fratello: io devo andare, mi raccomando: andate d’accordo.

Dopo una ventina di minuti, il messaggio di mio fratello afferma: ciao, papà ci ha lasciati. Il suo decesso alle ore 18, 05 il messaggio arriva alle ore 18, 22.

 

Cos’è una premonizione

Dalle mie esperienze posso dedurre che una premonizione, tramite sogno o visione mentale, possa consistere in un insieme di dati memorizzati nell’inconscio che,

elaborati dal cervello, forniscono un’interpretazione globale delle informazioni in memoria; trasmessa con elementi che rappresentano la realtà ma non gli appartengono, tranne che per la forma.

 

Sogni che fanno riferimento al conscio

nel senso che: ho sognato ma ormai consapevole del progresso della malattia e del regresso della salute di mio padre.

L’ultimo sogno che ho osservato risaliva a circa 15 giorni fa: mi trovavo in casa di mio padre convinto che lui fosse a Milano, ma mentre sono nella sua cucina, a Chiavari, lui entra improvvisamente e mi sorprendo vederlo perché a conoscenza del suo stato di salute, quindi mi sveglio.

La settimana scorsa e anche in questi giorni mi sembrava, a tratti, di essere mio padre mentre camminavo lentamente o ero coricato.

La sensazione che ho provato durante l’inizio del sonno, nel dormiveglia, l’altro ieri, si è verificato per due volte che mi sentivo entrare nella coscienza di mio padre e lui nella mia; coscienza: per indicare uno fenomeno che provoca sensazione cosciente.

Purtroppo questi fenomeni mi spaventano ancora e quindi dopo pochi secondi mi sveglio di soprassalto.

 

Fenomeni fisici ambigui

Ero a conoscenza negli ultimi giorni della probabile dipartita di mio padre e del suo stato di salute, della sua mancanza di forze e del facilità a cadere.

Il giorno prima il suo decesso compresi come poteva generarsi una caduta per mancanza di forze che consiste nella totale perdita di sensibilità agli arti inferiori nel caso di una malattia oncologica simile alla sua.

Infatti per due volte mi mancò sensibilità, per alcuni attimi, alla gamba sinistra, che mi pareva mettere nel vuoto e quindi perdere l’equilibrio.

Nelle due settimane precedenti l’evento provavo una forte stanchezza da non poter eseguire alcun lavoro pesante e la mia psicologia era molto turbata.

 

Il sibilo mentale

Da quando sentii la voce mentale, di mio padre, iniziò ciò che la neurologia nomina: tinnito, un rumore di fondo che invade la mente e sembra di sentirlo nelle orecchie.

Nel mio caso, come ho specificato in un articolo attinente al tinnito, è un sibilo che ascolto in determinati momenti della giornata ad un leggero volume,

ma quando avvengono fenomeni emozionali come la morte di un parente: il sibilo aumenta di volume, come se fosse nell’ambiente.

Probabilmente questo tinnito potrebbe essere collegato alla pressione sanguigna che salendo, per aumento del quid emozionale, genera questo rumore di fondo.

Anche se resta occulto il motivo per cui viene generato, il tinnito, quando non vi sono shock emotivi che alzino la pressione sanguigna, tinnito che può durare pochi secondi

sino a qualche ora; e che mi permette di addormentarmi in un sonno profondo quando lo ascolto coricato nel letto.

 

 

Cosa provoca in me il sogno premonitore di morte

Ho notato che il sogno attinente alla morte di qualche persona cara mi permette di affrontare la sua mancanza con più serenità perché l’inconscio

mi fa osservare un mondo in cui tutti gli individui, scomparsi da questo, sono vivi anche se in un sistema diverso da quello che governa la vita terrena.

Il mio cervello si aggrappa a questo mondo inconscio, anche se la coscienza resta confusa dalla perplessità, per trovare un via di fuga dalla morte e ritrovare sempre le persone che amava.

Oltre a permettermi di vedere, in quel mondo, un universo parallelo dove, forse: vivremo per sempre nella totale armonia e unità dell’essere con tutti i nostri cari.

 

Nel 1921 Sigmund Freud si apre al problema della morte

Freud comprende che l’equilibrio psichico gioca su istinto alla vita (Eros) e istinto alla morte (Thanatos) che hanno pari importanza; l’uomo non cerca solo il piacere ma agogna anche la morte come ritorno allo stato iniziale di assenza di vita.

Questo nuovo concetto permette a Freud di cambiare la sua linea di pensiero inerente alla nevrosi; che non è più frutto della repressione generata dalla società ma espressione di un’indole naturale alla sofferenza, il cui appagamento porta comunque ad ottenere piacere.

L’istinto di morte non è mai osservabile direttamente ma lo si può notare in alcuni meccanismi come la coazione a ripetere, tendenza irrefrenabile a mettersi in circostanze dolorose senza la consapevolezza di averle prodotte personalmente e di ripetere le medesime esperienze, oltre al sadismo e al masochismo.

 

Carl Gustav Jung scrisse in una lettera sulla morte

alla dottoressa Kristine Mann il 1° febbraio 1945: Tutto sommato la malattia è stata un’esperienza che mi ha concesso di guardare dietro il velo.

La difficoltà consiste nello spogliarsi del corpo e della volontà dell’io.

Quando si riesce a rinunciare alla forsennata volontà di vivere e accade come di cadere in una vaga nebbia: inizia allora la vera vita, con tutto quello che si era pensato e che non si era mai raggiunto, un’esperienza d’indescrivibile grandezza.

 

artista dipinge sogni rob gonzaves - sogno premonitore
Dipinto di Rob Gozalves l’Artista che dipinge i sogni

Di Gogoos

Studioso di psicologia e teologia, blogger multitasking, pubblica informazioni di attualità, cultura, scienza, psicologia e spiritualità nell'umana ambiguità che esprime e manifesta la struttura dell'umanità