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Analisi del nome di Dio: L’origine

L’Analisi del nome di Dio fa riferimento al popolo Sumero, l’origine della civiltà, che trasmise alla specie la pronuncia del nome

L’origine del Nome

Nonostante ripubblico una parte dell’articolo precedente voglio completare questa analisi nella categoria spiritualità umana per coloro che sono interessati solo alla spiritualità.

L’ essere umano; che in lingua Sumera è: “Lu” che collegato a gal diventa Re: Lu gal (Grande uomo).

Mentre con l’aggettivo “An”  i Sumeri indicavano l’origine del Tutto, il primo nome di Dio trasmesso alla specie umana.  (circa 6000 anni fa: 4000 a.C.)

An: In lingua sumerica si pronuncia Anum; per gli Accadi diventò: il Dio creatore del tutto; e padre di ogni divinità.

(solo un ipotesi, sembrerebbe che in occidente: i nomi sacri orientali siano stati usati per riferimento a cose disprezzabili)

Ad An: è sacro il numero 60, ultima cifra del sistema sessagesimale; Egli creò: Ki la Terra dalla materia spazio tempo: (il mare primordiale)

Egli compose la triade cosmica insieme alle entità create da An: Enli ed Enki; Il luogo di culto del dio An era ad Uruk, nel primo tempio dedicato ad An.

 

 

Prova a unire i puntini o gli spigoli delle lettere e osserva quale disegno può apparire, poi leggi da destra a sinistra il disegno; con le lettere unite appare più semplice da leggere AN

Osserva la diversità tra la simbologia sumera di AN  e quella inglese di  GOD vedi la differenza? Cosa osservi?

In numerologia occidentale la lettera “A” è rappresentata dal numero 1; e la lettera “N” dal numero 5 che sommati danno il risultato di 6. 

 

Analisi del nome di Dio: L’origine

Il nome AN posso leggerlo in lingua araba da destra a sinistra e mi rivela il nome di Dio in lingua araba.

Oltre al numero 1 che indica l’unicità di Dio e il numero 5 che indica i cinque pilastri della religione islamica.

Ma posso osservare anche la lettera A come un simbolo massonico: il compasso; oltre ad osservare le due L L in corsivo come due 6 6 rovesciati in numeri arabi, Più semplicemente: se leggo il nome di Dio in arabo traslitterato in corsivo, trovo:

la lettera A che rappresenta il compasso, due lettere L L che rovesciate in numeri arabi: rappresentano due 6 6; la lettera “a” che è simile a un sei in senso contrario e la lettera H che rappresenta le colonne.

Il nome AN contiene anche i simboli dell’inizio e della fine perché la A rappresenta l’alpha: l’inzio e la N anticamente rappresentava la distruzione, la fine: l’omega.

 

Il nome GOD

mi rivela un numero e un simbolo, importante: la lettera “G” rappresenta il simbolo della massoneria e numericamente: può assomigliare al numero 6.

La lettera O è un altro simbolo massonico e in numerologia occidentale è rappresentata dal numero 6.

La lettera D nasce dall’antica lettera anglosassone “eth”  che poi divenne “d” che veniva scritta come vedi nell’immagine sia maiuscola che minuscola; in oltre: la lettera greca “delta” rappresenta il triangolo di Salomone∇

 

 

Questo simbolo lettera: può essere interpretata come un ulteriore numero 6 rivolto al contrario; anche la lettera D maiuscola: posso interpretarla come due semicerchi simmetrici che uniti formano una O in numerologia rappresenta un 6.

Quindi il nome GOD posso anche leggerlo 666 oppure dog: il cane, una bestia; anche DIO in lingua italiana: conferma la stessa interpretazione con l’aggiunta della “I”  la riga; simbolo massonico come le altre lettere.

Ah, dimenticavo: l’apocalisse descrive la bestia 666 con un occhio solo e la parola letta al contrario si riferisce sempre ad una bestia.

Infatti God ha un occhio solo e letto al contrario significa cane, ma ricordati: che per la scuola alessandrina; e anche per altre scuole religiose il 666 rappresenta il ritorno di Gesù (Isa ibn Mariam).

A proposito di cane: gli antichi egizi consideravano la divinità del cane, che era rappresentata dalla stella Sirio della costellazione del cane e nominata SET AN: la divinità del cane.

 

Analisi del nome di Dio: L’origine

Geova

Anche il nome GEOVA estrapolato dal nome di Dio trasmesso agli Ebrei, da Mosè :”JHWH” contiene simboli massonici e numeri.

La lettera G oltre la massoneria rappresenta il numero 6, la lettera E minuscola rappresenta un 6 rovesciato al contrario del 9.

La lettera O è un simbolo massonico e in numerologia occidentale rappresenta il numero 6.

La lettera V rappresenta la vittoria, la lettera A rappresenta il compasso e la “a” minuscola un 6 al contrario.

Anche il nome che attribuisco a Dio: contiene gli stessi simboli, sembra un un gioco matematico: nominarlo.

 

Altissimo

la A è il compasso, la L la squadra, la T rappresenta lo spirito incarnato nella materia, la I può assomigliare al numero uno che sta per unicità ed anche il filo a piombo, le due S S il numero 60,

la I il righello, la M la misura e la morte o  il passaggio da uno stadio ad un altro, la O rappresenta il cerchio, il ciclo della vita, in numerologia occidentale: il numero 6.

Questa analisi, del nome di Dio, rivela un simbolo ricorrente: il numero 6 che può essere usato come numero, come simbolo e come lettera.

Infatti: anche il sigillo di Salomone, la stella di Davide, del popolo Ebraico: è rappresentato da due triangoli equilateri compenetrati l’uno nell’altro che danno origine a sei spigoli e ricordano i sei lati dei due triangoli.

Sei: sono i giorni, simbolici, nei quali l’Altissimo creò tutto ciò che è visibile ed invisibile ai tuoi occhi.

Con queste in formazioni: cerco di comprendere cosa è successo in questi 6000 anni di evoluzione umana; non cancello la realtà dell’Altissimo che esiste di per Se Stesso o non necessita alcunché da ciò che Lui ha creato.

 

Analisi del nome di Dio: L’origine

il mitico 666

potrebbe essere semplicemente un codice d’anagrafe o l’anagrafe stessa perché da quasi tutti i nomi: puoi estrapolare il 666.

Infatti, attualmente, i dati personali sono divenuti così preziosi che: vengono rubati da lacune aziende informatiche per ottenere denaro.

Importante: è tenere in considerazione un motivo storico attinente alla nascita del 666: I sumeri usavano un sistema matematico diverso da quello attuale.

Il sistema sessagesimale: escluso da Pitagora per la difficoltà nel fare divisioni e moltiplicazioni ma anche perché inerente alla cultura Babilonese, che ha ereditato dai Sumeri il sistema matematico sessagesimale.

Cultura babilonese che non era accettata dall’occidente e,  per disprezzo della cultura e del sistema sessagesimale, più complicato di quello decimale inventato da Pitagora:

venne accentuata la sua pericolosità: aggiungendo due sei per rappresentare la cultura e il sistema matematico babilonese.

Credo che nel corso del tempo sia stato usato questo nome o questo numero per altri motivi e forse anche per censire gli abitanti di una civiltà.

Infatti: attualmente sembra che un ‘individuo esiste solo nel suo nome, nel suo numero e in ciò che riesce a offrire al sistema.

Nella natura: non esiste alcun nome e non poteva essere attribuito neppure un nome all’Altissimo.

Sicuramente: molti individui sosterranno che tutto ciò nasce da una leggenda ma ho notato che anche le traduzioni dei libri sacri vengono manipolate e modificate per adattarsi alla lingua, alla morale e alla fantasia dei popoli.

Ne consegue che ogni individuo deve fare la sua ricerca se vuole ottenere informazioni più precise e soprattutto: le ricerche andrebbero svolte su testi originali.

Di Gogoos

Studioso di psicologia e teologia, blogger multitasking, pubblica informazioni di attualità, cultura, scienza, psicologia e spiritualità nell'umana ambiguità che esprime e manifesta la struttura dell'umanità