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Accelerazione stress gravitazionale

In accelerazione forza G accuso sintomi cardiovascolari che si propagano verso l’addome e i testicoli risolti con allenamento per aumentare la tolleranza fisica

Space Medicine

G – Lock: stress gravitazionale

Cos’è il G-Lock: il G è un multiplo della forza gravitazionale del pianeta Terra per esempio: se tieni un secchio pieno d’acqua appeso ad una corda e

inizi a farlo ruotare velocemente in senso orizzontale o verticale la forza centrifuga esercitata detiene l’acqua dentro al secchio.

Lo stesso fenomeno accade al sangue che, scorrendo nelle vene e nelle arterie trasporta ossigeno e sostanze nutrienti al cervello.

Dove la forza G può provocare disturbi cardiocircolatori e compromettere le capacità cerebrali e fisiche se lasciato alla stregua di un’accelerazione.

Esempio G – Lock: Un 9 G moltiplica il peso di un pilota di settanta chilogrammi sino al peso di 630 chilogrammi

Perché l’acqua viene accelerata verso il centro della forza di rotazione che produce una forza contraria alla gravità terrestre.

 

Accelerazione stress gravitazionale

Il mio problema sorse durante una esperienza in accelerazione centrifuga nella quale mi accorsi che non riuscivo a gestire alcuni sintomi che provai nell’ organismo.

I sintomi erano causati dalla Forza G gravitazionale che costringeva l’organismo a modificare il sistema cardiocircolatorio; forza di accelerazione che necessita della seconda e della terza legge di Newton per comprendere gli effetti sul corpo umano.

 

Cos’è un’accelerazione

L’accelerazione è la grandezza fisica vettoriale che descrive la variazione di velocità nell’unità di tempo, esempio: a = dv/dt

 

La seconda legge di newton

Afferma che una forza applicata ad un corpo lo accelera in misura direttamente proporzionale alla forza e inversamente proporzionale alla sua massa; esempio: a = F/m

 

La terza legge di Newton

Afferma che ad un’azione: corrisponde una reazione uguale e contraria.

Quando applichi una forza ad una massa generi sia un’accelerazione che una forza inerziale di uguale magnitudine ma di direzione contraria.

 

Le attività di volo acrobatico

costringono i piloti a stress dovuti all’accelerazione che sono in esame dagli anni 40 del ventesimo secolo soprattutto con le nuove tecnologie aeronautiche e spaziali che aumentano le prestazioni e  l’agilità dei velivoli, nei nostri tempi.

 

In medicina aerospaziale

L’accelerazione viene classificata in tre fasi: per la durata dell’accelerazione, per la sua direzione e per la variazione del vettore accelerativo nell’unità di tempo, che prende il nome di onset.

 

Gli effetti fisiopatologici d’accelerazione

In accelerazioni: +Gz, dove abbiamo il verificarsi di Forza G da  + 5   a   + 9 il primo effetto  psicologico è quello: di lasciare la propria coscienza a terra invece che con il corpo sull’aereo.

Effetto dovuto alla reazione dell’organismo umano  e principalmente del sistema cardiovascolare.

Infatti quando l’organismo è soggetto alle accelerazioni + Gz il sangue viene spinto dalla forza centrifuga verso le parti inferiori del corpo

per forza centrifuga, in questo caso, intendiamo effetto inerziale, per esempio: la quantità di moto di un due ruote permette al veicolo di restare in equilibrio.

Quando la pressione del sangue aumenta nella parte inferiore dell’organismo i vasi sanguigni si dilatano e il sangue si distribuisce nei distretti sanguigni inferiori della parte alta del corpo.

Maggiore sarà la quantità di sangue rubata alla zona corporea che si trova sotto il diaframma e minore sarà il ritorno venoso con conseguente sofferenza degli organi della zona sovra aortica con insufficienza cardiaca per il sangue non torna al cuore.

L’organismo umano ha comunque un sistema che in un tempo che può variare dai 6 secondi ai 12 modifica automaticamente la pressione arteriosa, avviando un sistema di compensazione.

Compensazione: che  causa la costrizione dei vasi sanguigni e l’accelerazione della frequenza cardiaca con un ritorno venoso che si verifica dopo circa 10 o 15 secondi.

 

Accelerazioni negative su asse verticale

Le accelerazioni: – Gz si verificano in ogni situazione di volo rovescio in ingresso o in uscita da avvitamento o virata.

In questo caso la tolleranza fisica è molto inferiore già ad un – Gz 2; i cui effetti fisiopatologici si verificano sempre al sistema cardiocircolatorio con l’aumento improvviso della pressione idrostatica a livello toracico superiore, craniale e cervicale.

Con spostamento della massa sanguigna verso il cervello o più precisamente nel distretto cefalico.

Le accelerazioni negative che si aggirano intorno ai – Gz 4  <  – Gz 6 possono provocare perdita di coscienza e confusione mentale.

La pressione sanguigna idrostatica nella zona posta sopra al piano cardiaco inibisce la risposta barocettiva,  meccanismo che riduce la pressione sanguigna, con conseguente bradicardia: frequenza cardiaca al disotto dei 60 battiti al minuto.

 

Accelerazioni ± Gx

Queste accelerazioni incidono sull’apparato respiratorio perché passanti per l’asse longitudinale del corpo e si manifestano durante il lancio di una capsula spaziale o l’atterraggio su una portaerei.

Per valori di circa 8 Gx l’organismo umano potrebbe accusare patologie che compromettono i movimenti degli arti e della testa.

 

Per aumentare la tolleranza fisiologica alla forza G

I sistemi adoperati per aumentare la tolleranza fisica al G lock sono suddivisi in attività fisiche e sistemi di protezione automatizzati.

L’attività fisica consiste in un addestramento in centrifuga umana e in azione di volo una tecnica molto impegnativa sia per il fisico che per la mente che generando un regime ipertensivo: deve sincronizzarsi con la manovra di volo.

Occorre una contrazione massimale dei glutei e dei muscoli appartenenti agli arti inferiori con espirazione forzata a glotide chiusa dovuta dalla contrazione della parete addominale e del diaframma.

Questa tecnica fisica viene nominata AGSM e viene utilizzata per produrre una vasocostrizione arteriolata,  cioè delle arterie di piccolo calibro e dei vasi capillari.

Oltre a generare una veno costrizione che permette di ridurre il pooling ematico l’accumulo di sangue negli arti inferiori; e nel mio caso personale: anche nei testicoli.

 

Testicoli e sistema cardiovascolare

I testicoli ricevono il sangue dall’arteria testicolare, o genitale, tramite il canale inguinale che collega lo scroto con l’addome.

La vena genitale alla sua destra si collega con la vena cava inferiore mentre alla sua sinistra comunica con la vena renale sinistra.

Solo con l’avanzare dell’età, soprattutto nell’uomo, tali vene possono dilatarsi impedendo il deflusso del sangue dai testicoli alla parte alta del corpo,

fermandosi in stasi nel testicolo sinistro per il 95 %  dei casi e del 5% in quello destro a causa  delle differenze anatomiche attinenti alle due vie vascolari.

Ne consegue che sia normale avvertire una sensazione di tremolio ai testicoli durante un’accelerazione improvvisa causata dalla circolazione sanguigna e

del sistema cardiovascolare, sensazione che aumenta in relazione all’età del soggetto che subisce l’accelerazione e alle sua capacità manuali e organiche di compensazione.

 

I sistemi automatizzati di protezione

Per migliorare la qualità del volo e diminuire i rischi del pilota vengono indossati dispositivi automatici di protezione.

Un esempio è il pantalone provvisto di cinghie e cerniere che permettono di regolarne l’aderenza alla muscolatura degli arti inferiori.

Nel pantalone sono inserite  cinque rigonfiamenti in gomma con valvole che ne permettono la pressurizzazione.

Per costringere il sistema cardiocircolatorio a non depositare il sangue nella parte inferiore del corpo e farlo tornare al cuore per essere pompato.

Il positive pressure breathing for G protection:  è l’ultimo sistema automatizzato di respirazione a pressione positiva come quello usato per le vie aere di utilizzo clinico.

 

Cos’è il sangue

Il sangue è un fluido che trasporta l’ossigeno e le sostanze nutrienti necessarie per la vita delle cellule dell’organismo umano o animale; ha un colore rosso, sapore ferroso, più propriamente nominato tessuto fluido.

Oltre ad ossigenare ed alimentare le cellule il sangue le ripulisce dall’anidride carbonica a dai prodotti del metabolismo i metaboliti.

 

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Di Gogoos

Studioso di psicologia e teologia, blogger multitasking, pubblica informazioni di attualità, cultura, scienza, psicologia e spiritualità nell'umana ambiguità che esprime e manifesta la struttura dell'umanità