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La Retta Via

Come apprendere ed analizzare il Corano

Apprendere ed analizzare il Corano è di vitale importanza per il credente che vuole avvicinarsi al suo Creatore ed aumentare la fede

Analizzare il Corano

Nella lettura dei versetti del corano è importante ricordare che, come in altri libri sacri, vengono emendate leggi religiose e  politiche rivolte a governare una società e soprattutto a umanizzare la specie umana che ancora si trova vincolata dai suoi istinti animali.

Nel Corano puoi trovare capitoli inerenti a racconti storici, legati a periodi di persecuzioni e guerre, questo comporta inevitabilmente, a chi non conosce la storia, la sbagliata interpretazione del Corano.

Alcuni versetti del corano e della Bibbia, sono collegati al racconto storico di un avvenimento, di una guerra, di una persecuzione che non sono da collegare ai principi e alle regole di Dio.

Ti sarai chiesto per quale motivo nei libri sacri trovi espressioni di malvagità, guerra, odi e vendette? Ma non devi lasciarti ingannare da informazioni che sono nettamente storiche e non legislative a livello globale.

 

I versetti  del Corano

che inneggiano alla guerra e alla violenza appartengono al periodo di persecuzione, sull’Islam, quando il Profeta ordinava  ai primi musulmani di difendersi.

Ma comunque su richiesta di un suo vicino parente che non sopportava i crimini, che venivano inferti ai primi musulmani della Mecca d’Arabia.

Che implorò il Profeta Muhammad (che la pace sia su di lui) di chiedere al Creatore una rivelazione che incitasse i primi musulmani a difendersi

dalle rapine e dalle violenze, inferte dai nemici di questa nuova religione che stava per imporsi sulla politica e l’economia araba del 610 (anno gregoriano)

 

La difesa e il combattimento

Sono piuttosto avvertimenti da osservare durante una pesante oppressione o una persecuzione, da parte di altri gruppi violenti dove viene richiesto di difendersi dai crimini subiti, come accadeva durante la nascita dell’Islam in cui c’era il rischio di essere uccisi dai nemici.

Analizzare ciò che una persona legge: è importantissimo, nella recitazione di un versetto, per non deviare con un concetto sbagliato o non coerente con la nostra realtà.

Le informazioni, contenute nel messaggio di Muhammad, sono importanti per comprendere i vangeli; nel Corano sono contenuti concetti utili per l’educazione individuale alla vita sociale e alle esperienze della vita.

Un modo per controllare il nostro inconscio che ignaro della realtà tangibile tenta di esprimersi e di apparire in tutte le sue forme quando ci trova più deboli.

 

Analizzare il Corano

E’ importante per capire, principalmente, la vita dell’uomo nel corso della storia e la sua evoluzione intellettuale che lo ha coadiuvato ai tempi moderni.

Le sacre scritture, della rivelazione monoteista, sono esemplari nell’analizzare il cammino della specie umana che, sin dai tempi più remoti, ci dimostra autenticità nella fede e nella spiritualità.

Analizzare il Corano è una necessità del credente che desidera avvicinarsi al suo Creatore per poterlo servire con devozione e fedeltà.

Non v’è altri che il nostro Creatore colui che in  sei giorni creò tutto ciò che è visibile ed invisibile, per poi sedersi sul suo trono più vasto dei Cieli e della Terra.

Al nostro Creatore tutte le cose saranno ricondotte sino al giorno della resurrezione di cui lui ne è l’unico Re e nel quale ci presenterà il menù, del nostro operato in questa vita temporanea.

Il Corano, come la Torah e i Vangeli sono stati tramandati oralmente per molti anni e solo quando nacque la stampa vennero pubblicati e messi in circolazione

Io preferisco ancora la Trasmissione Orale perché nei miei studi ho compreso il cammino che hanno compiuto queste importanti informazioni.

Tra chi le sminuiva per appoggiare il suo culto e chi le vantava come fossero le uniche notizie reali sulla conoscenza di dio, che già a chiamarlo così

mi sembra di inserirlo nella categoria delle divinità e dell’idolatria quando, invece, l’entità che ci creò è assai più potente di ciò che essi possono immaginare con la loro fantasia.

 

Come apprendere il Corano

Ti mostrerò come l’Altissimo ha guidato me nello studio del Corano che iniziò con semplici versetti che puoi trovare all’inizio, di questo libro di fede, nel capitolo dei sette versetti ripetuti: l’aprente.

Leggendo anche le note inerenti al capitolo che sono importantissime per comprendere il senso dato ai versetti che a prima vista possono sembrare ambigui.

Questo processo è importante con tutte le informazioni riportate sul Corano perché, l’ego (Io), tende sempre a vedere ciò che più lo appaga invece della reale verità contenuta nell’informazione che leggi.

Quindi mai interpretare a prima vista per evitare che esca l’inconscio invece di una coscienza capace di esercitare la fede nella sua esperienza esistenziale.

Sottolineai i versetti che suscitarono il mio interesse per poterli meditare, elaborare ed avere una nozione corretta di ciò che si vuole tramandare.

 

Lessi molte volte il Corano

ed ancora oggi lo ripasso volentieri per la pace che riesce ad attivare nel mio cuore e probabilmente anche nel mio inconscio.

Confrontai le letture coraniche con la vita quotidiana sino a sperimentare i precetti islamici e mi accorsi dell’importanza di questo insegnamento civile e religioso;

che ti concede di affrontare la società con un intento più profondo dell’economia o della politica  ma vivendo coscientemente in virtù degli insegnamenti coranici che hanno dato vita ad un popolo tra i più potenti del mondo.

La mia considerazione inerente al Corano vale anche per tutte le sacre scritture, della tradizione monoteista, che vanno vissute e non messe in biblioteca, per capirne il profondo significato.

Tutte le religioni monoteiste venerano lo stesso Dio, che riconoscono nel creatore della vita e dell’Universo conosciuto e sconosciuto,

purché tra le increspature dell’ignoranza umana, dei tempi antichi e moderni, molti Re ed Imperatori vennero confusi e considerati come dei.

Il libro della vita è quello che mai mente, non è scritto su papiri, lastre di pietra o pergamene, non lo trovi in biblioteca ma solo nella vita, non è vendibile o cedibile a qualcuno, devi leggerlo da solo e non lo può cambiar nessuno.

 

Come analizzare Il corano

E’ diviso in 30 parti che in arabo in cui ognuna prende il nome di Juz mentre ogni sessantesima parte del Corano viene nominata Hizb o Manzil che viene marcata con un simbolo topografico stampato al margine della copia, da almeno un secolo.

Il Corano sigilla l’opera della tradizione monoteista che inizia con Adamo (primo inviato di dio) ed Eva nel giardino dell’Eden, comunemente nominato Paradiso; che si conclude con l’avvento di Muhammad (che la pace sia su di lui) e

la rivelazione Coranica dettata, all’inviato di Dio, dall’arcangelo Gabriele, durante il ritiro del Profeta nella grotta sul monte Hira, in una notte, del mese di Ramadan, dell’anno 610 gregoriano.

 

Il significato della parola Corano

indica lettura o recitazione, infatti il primo versetto coranico viene rivelato a Muhammad in questa forma:

Leggi! Nel nome del tuo Signore che ha creato, ha creato l’uomo da un grumo di sangue, leggi! Che il tuo signore è il generosissimo, Colui che insegnò l’uso del calamo; ed ha insegnato all’uomo ciò che non sapeva.

Un Libro Sacro diviso in 114 capitoli nominati Sure e divise in 6236 versetti; i capitoli sono suddivisi in Meccani e Medinesi a causa del periodo

della loro rivelazione distinguendo quelle ispirate prima dell’emigrazione (Egira) dalla Mecca a Yatrib e Medina; e quelle rivelate dopo.

 

Come vedo il profeta Muhammad

Durante il mio percorso per entrare sulla retta via e dalle informazioni, che gli stessi musulmani studiosi in giurisprudenza, mi hanno rivelato;

vedo il profeta Muhammad come una persona molto pacifica e condottiera, capace di dirigere un popolo come fece Mosè, Abramo Isacco, Giacobbe, Salomone e Gesù,

Pronto all’obbedienza, uomo di fede, nobile e di buona discendenza, ma lontano dal desiderio della violenza, purché intesa come difesa; perché il profeta dell’Islam sa con certezza che non v’è potenza, in questo mondo, che sia paragonabile a quella dell’Altissimo.

Ma noto che, nel contesto sociale, non può tirarsi indietro dalla richiesta ufficiale che desidera l’uso della violenza, per l’autodifesa. da parte di qualche membro riconosciuto della sua casta.

Inoltre considero il Sigillo dei Profeti, Muhammad, come un individuo molto intelligente ed istruito, anche se alcune frasi del Corano lo reputano un analfabeta, senza aggiungere le offese da parte di coloro che neppure sanno chi è.

Devi sapere che anticamente, soprattutto nelle culture del vicino oriente, c’era il timore della gelosia e dell’invidia del prossimo e quindi, gli abitanti di quelle terre,

tenevano nascoste le loro capacità intellettuali, soprattutto in un periodo dove solo rari individui potevano accedere alla poca cultura presente.

E’ quindi plausibile che il profeta tendesse a non ostentare il suo sapere per non essere aggredito da qualche invidioso e comunque il miracolo principale,

del Corano, viene attribuito proprio all’improvvisa capacità di Muhammad di leggere e scrivere mentre tutti lo conoscevano incapace.

Ecco come analizzare il Corano o almeno come ha voluto l’Altissimo che io lo consideri.

 

 

 

Di Gogoos

Studioso di psicologia e teologia, blogger multitasking, pubblica informazioni di attualità, cultura, scienza, psicologia e spiritualità nell'umana ambiguità che esprime e manifesta la struttura dell'umanità