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Perché viviamo contro natura? Il benessere e la civiltà

La vita contro natura ha generato nella specie umana un senso di colpa che viene sovente associato a fattori diversi: perché viviamo contro natura

L’ Innaturalezza

Scienza e tecnologia hanno individuato molte soluzioni sia in campo medico che tecnologico, ma il continuo stress per adeguarci a una vita meccanica ha influito sul metabolismo dell’essere umano.

L’umanità: stenta a riconosce le sue origini e le circostanze in cui vivi hanno un’apparenza fantascientifica per le generazioni precedenti al nuovo millennio.

 

Perché viviamo contro natura

Siamo animali della natura capaci di intendere e di volere, possiamo esprimerci in più linguaggi ed elaborare scusanti; abbiamo due mani e il nostro cervello elabora dati che gli permettono di prendere decisioni e fare calcoli matematici.

Realtà difficile da accettare perché non appagante per il cervello, che tende a reagire generando illusioni di fuga.

Questa è l’unica realtà provabile e razionale che fa capire all’uomo che non deve fermarsi alla fantasia e alla congettura, rischiando di compromettere la sua vita.

Credendo a morali inventate per procurare: soddisfazione mentale, sia nella sofferenza che nella privazione; sistema di vita chiamato, anche, “idealismo”.

Criticare la scienza significa: voler negare all’uomo le sue capacità e la sua storia evolutiva, informazioni che gli permettono di continuare il suo miglioramento sia come individuo sia come parte integrante della società.

 

La scienza e le congetture

Senza la scienza non potremmo neppure capirci perché la scienza dimostra la nostra caratteristica umana: che è, in tutti gli individui e ci unisce nell’uguaglianza.

Mentre nel passato: la mancanza di una scienza esatta permetteva false congetture che portavano, inevitabilmente, al razzismo per l’individuo che appariva, esteriormente, diverso.

 

Di Gogoos

Studioso di psicologia e teologia, blogger multitasking, pubblica informazioni di attualità, cultura, scienza, psicologia e spiritualità nell'umana ambiguità che esprime e manifesta la struttura dell'umanità