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Vangelo di Barnaba

Le informazioni contenute nel vangelo di Barnaba vengono recitate dall’Arcangelo Gabriele a l’ultimo profeta della rivelazione: Mohammad

Primo vescovo di Milano

Vangelo di Barnaba primo Vescovo di Milano viene lapidato mentre recita il vangelo di Matteo, il suo vangelo finisce in Spagna

per poi sparire, ma dopo circa 600 anni l’arcangelo Gabriele lo recita a Mohammed.

 

Il Vangelo di Barnaba

La versione evangelica dell’apostolo Barnaba si differenzia notevolmente da quella cattolica; eppure Barnaba fu uno fra i primi capi della comunità cristiana di Antiochia.

L’ arcangelo Gabriele, che rivela il corano a Mohammed  610 anni dopo, ripete gli stessi versi inerenti all’illusione di coloro che credevano di uccidere il Messia.

 

Gesù non è mai salito sulla croce

il condannato fu confuso con un’altra persona e Gesù tornò indenne al suo regno. Chi fu a salire sulla croce? Prima di descriverti la versione di Barnaba ti spiego chi è l’autore di questo vangelo.

Il suo nome è Giuseppe e dopo la conversione fu battezzato Barnaba, apostolo, vescovo e santo che dopo la Pentecoste si convertì al cristianesimo.

Cedette tutti i suoi averi alla Chiesa Cristiana e iniziò la sua predicazione per convertire i non ebrei al cristianesimo; diventando uno dei capi autorevoli della comunità cristiana.

Barnaba era Giudeo di famiglia Levitica, gli atti degli apostoli lo citano anche perché si fece garante di Saulo Tarso che, dopo la conversione al cristianesimo, prese il nome di Paolo.

Il loro successo nella predicazione li spinse ancor più nella loro missione per convertire altri popoli e furono accompagnati da Giovanni e Marco.

Nel 53 d.C. Barnaba parte per Roma

insieme a Pietro e poi si dirige a Milano per fondare la chiesa di Milano.

Una leggenda milanese lo narra: mentre, al suo passaggio, si scioglie la neve e sbocciano i fiori, nel 13 marzo del 53 dopo Cristo; il racconto narra della sua fine:

Barnaba fu lapidato da un gruppo di gente ignota nell’anno 61 mentre recitava il vangelo di Matteo; tra le sue opere, attribuitegli da Clemente Alessandrino: Santo, filosofo, teologo, scrittore, apologeta, vi sono questi scritti:

  • Lettera di Barnaba
  • Lettera agli Ebrei
  • Atti di Barnaba
  • Vangelo di Barnaba

 

Barnaba: il Figlio del Profeta

e negli atti degli apostoli viene identificato come il figlio della consolazione; cosa dice il vangelo di Barnaba primo vescovo di Milano riguardo la fine di Gesù?

Per i teologi musulmani: si tratterebbe di un’Originale Scrittura Apostolica, nel corano, l’angelo Gabriele, parla a Mohammed con questi versi per descrivere la persona di Gesù:

Uomo, Profeta inviato da Dio coadiuvato con lo spirito di Santità.

Nato da Maria Vergine per annunciazione dell’angelo Gabriele, inviato da Dio a Maria per dare vita al Profeta Gesù; cita alcuni suoi miracoli e conclude la missione del profeta, narrando che Dio: non avrebbe mai permesso, ad alcuno, di nuocere a Gesù.

Quindi, l’Altissimo, diede a Giuda Iscariota, il traditore, le sembianze di Gesù e confondendolo con il Messia lo crocifissero; mentre il profeta tornò nel regno dei cieli.

Nonostante ci si possa sentire eretici o bestemmiatori: il vangelo di Barnaba, rivelato da Gabriele all’Islam e contenuto nel corano, è stato ispirato anche a uno dei primi convertiti al cristianesimo.

600 anni prima della nascita dell’islam, a uno dei Primi Capi della Comunità Cristiana; primo vescovo Milano e nominato Santo dalla Chiesa Cattolica.

 

Gli studiosi islamici

hanno confermato la veridicità su questa rivelazione apostolica; che loro attribuiscono all’arcangelo Gabriele: inviato d’Iddio per rivelare i Suoi messaggi all’umanità.

Nel Capitolo 4) versetto 157 del Corano possiamo interpretare queste parole:

…e dissero: Abbiamo ucciso il messia Gesù figlio di Maria, il messaggero d’Iddio! Invece non fu ucciso ne crocifisso, ma quello; gli sembrò di vedere.

Quelli che sono discordi su questo avvenimento: restano nel dubbio, non hanno alcuna scienza e seguono la congettura. Sicuramente: non fu ucciso.

 

Quello che videro era un’emozione

provata dal cervello nell’esaltazione di gruppo a compiere un’ingiustizia considerata, erroneamente, giustizia. In questo caso: dove vengono coinvolte più persone, gli individui più sensibili e ignari di ciò che sta accadendo:

vedono ciò che una maggioranza di persone decide di vedere o vuole vedere.

Perché il quid emozionale nel sacrificare un essere umano o giustiziarlo è molto elevato e maggiorato dall’intenzione e dall’incitamento di gruppo.

Esempio: se cinque attori professionisti sostengono di  vedere un serpente su un’albero, una sesta persona ignara di tutto, vede realmente il serpente se convinta dagli attori che esso esista.

 

Per un fenomeno mentale del  cervello

che non riesce a contraddire l’opinione di una maggioranza di individui. Per difesa dall’isolamento.

Nel caso di Gesù, Secondo la versione dell’Arcangelo Gabriele, viene salvato da Iddio: facendo assomigliare Giuda Iscariota a Gesù di Nazareth, figlio di Maria.

La folla confondendolo, nell’incitamento a giustiziare l’accusato di bestemmia, crocifisse Giuda Iscariota.

Di Gogoos

Studioso di psicologia e teologia, blogger multitasking, pubblica informazioni di attualità, cultura, scienza, psicologia e spiritualità nell'umana ambiguità che esprime e manifesta la struttura dell'umanità