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Pompelmo rosa benefici e capacità curative

I benefici e le capacità curative del pompelmo rosa, antiossidante, previene la formazione di cellule cancerose, contiene molta vitamina C

 

Pompelmo rosa

Pompelmo rosa proprietà terapeutiche: riduce il livello di trigliceridi, riduce il colesterolo in breve tempo potente antiossidante, previene la formazione di cellule tumorali.

L’alto contenuto di vitamina C  circa 34% e licopene conferiscono al pompelmo capacità antiossidanti per le cellule dell’organismo umano è antimicrobico, antibatterico e antimicotico, fa fronte ai radicali liberi.

Contiene circa il 90% d’acqua, proteine, carboidrati e una piccolissima percentuale di grassi, circa un 7% di zuccheri, rilasciando all’organismo 32 calorie.

 

La pianta del pompelmo

appartiene alla famiglia delle Rutaceae ed è originata da un incrocio genetico tra il pomelo o citrus maxima, un agrume originale in natura; e l’arancio moro, che corrisponde all’arancio rosso quello di Sicilia il famoso Tarocco.

Il pompelmo rosa è simile all’arancia con una piccolissima gradazione di amaro, molto differente dal pompelmo classico che è molto più amaro ed anche più aspro.

A maturazione completa questo frutto assume un colore rosa arancio, il sapore tende all’arancia, leggermente amara, ma nella sua completezza è molto appetitoso e bevile spremuto.

Come altri frutti anche il pompelmo può interagire con alcuni farmaci inibendoli o massimizzandoli è quindi opportuno fare attenzione e consultare sempre il parere medico se si hanno patologie particolari dove è necessaria l’assunzione di farmaci.

 

Coltivazione del pompelmo

il pompelmo rosa ama il clima mite, terreni fertili e ben drenati, zone soleggiate e irrigazioni abbondanti, è una pianta che appartiene alla famiglia delle Citrus,

si propaga per talea o per innesto, raggiunge un’altezza 15 metri; il pompelmo proviene dall’America centrale, scoperto nel 1750 ed arrivato in Europa dall’estremo oriente.

 

Il pompelmo

Ha origine in America Centrale e scoperto nell’anno 1750 fu portato in Europa molto probabilmente dai conquistadores che in quel tempo colonizzavano il nuovo mondo.

Siccome le traversate transoceaniche mettevano a dura prova la salute dei coloni, di quel tempo, a causa delle carenze alimentari, che causava un viaggio così lungo, in mare, col rischio di ammalarsi di scorbuto.

Venne così approfondito uno studio sull’alimentazione ideale per permettere ai naviganti di arrivare in America e tornare in Europa sani e salvi.

Fu un medico  scozzese della marina da guerra britannica di nome James Lind, nel 1747 a studiare la malattia e la soluzione che permettesse agli equipaggi un’alimentazione coerente con le necessità alimentari in una attraversata transoceanica.

Eseguendo esperimenti alimentari su 12 uomini malati di scorbuto comprese che solo chi assimilava molta vitamina C riusciva a guarire mentre gli altri componenti del gruppo regredivano.

Questa scoperta mise in atto diversi piani di navigazione per permettere agli antichi marines di attraversare in salute gli oceani provvedendo loro notevoli quantità di cavoli e agrumi.

 

 

 

 

 

Di Gogoos

Studioso di psicologia e teologia, blogger multitasking, pubblica informazioni di attualità, cultura, scienza, psicologia e spiritualità nell'umana ambiguità che esprime e manifesta la struttura dell'umanità