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Crimini di guerra sull’umanità e i loro responsabili

La responsabilità dei crimini compiuti sull’umanità è attribuita a dittatori che hanno ordinato tali azioni ma i collaboratori erano molti

 

Crimini di guerra

Puntiamo, sovente, il dito verso statisti che hanno ordinato ogni tipo di crimine sull’umanità, ma dovremmo considerare, anche, chi gli ordini li ha eseguiti

Crimini: Dagli ultimi dati emersi dalle ricerche, Stalin fece 90 milioni di morti, Hitler fece 18,5 milioni di morti, Herry Truman decise di usare la bomba atomica per porre fine alla seconda guerra mondiale

 

Dal suo discorso ci rivela:

Il mondo sappia che la prima bomba atomica è stata sganciata su Hiroshima, una base militare. Abbiamo vinto la gara per la scoperta dell’atomica contro i tedeschi.

L’abbiamo usata per abbreviare l’agonia della guerra, per risparmiare la vita di migliaia e migliaia di giovani americani e continueremo a usarla sino alla completa distruzione del potenziale bellico giapponese.

(annuncio del presidente americano Herry Truman del bombardamento nucleare su Hiroshima)

 

I responsabili

Le azioni dei seguaci di Josif Stalin

  • 1) Guerra civile russa
  • 2) Invasione della Polonia
  • 3) Guerra in Finlandia
  • 4) Atrocità in Estonia
  • 5) Passaggio in Iugoslavia
  • 6) Crimini in Cecoslovacchia
  • 7) Occupazione di Berlino

 

Questi Militari hanno impartito ordini e qualcuno li ha eseguiti, usando, talvolta, individui come cavie da laboratorio.

Non sono solo i famosi capi del potere i colpevoli, perché per uccidere e torturare milioni di persone occorrono milioni di individui.

Sul Pianeta Terra il concetto politico di Hitler  è stato adottato, globalmente, per governarla con questo sistema da circa 6000 anni.

Hitler ebbe solo la capacità di metterlo in pratica come molti altri dittatori, affermando: Le masse sono abbagliate più da una grande bugia, che da una piccola.

 

Le azioni dei seguaci di Hitler

Adolph Hitler

  • 1) Atrocità in Polonia,
  • 2) Atrocità in Francia,
  • 3) Atrocità  in Russia,
  • 4) Atrocità in Italia,
  • 5) Atrocità in Yugoslavia
  • 6) Atrocità in Grecia,
  • 7) Atrocità e Massacro del popolo Ebraico

 

Crimini in Ruanda

In uno dei paesi più poveri del mondo, il Ruanda, Hutu e Tuzzi hanno vissuto pacificamente prima dell’arrivo degli Europei.

I Belghi, che hanno colonizzato questo paese, hanno applicato delle differenze razziali tra i due popoli inserendo i Tuzzi nell’amministrazione coloniale ponendoli al di sopra degli Hutu accendendo così una forte rivalità.

Quando i Tuzzi decisero per l’indipendenza i Belghi cambiarono strategia preferendo gli Hutu. Dopo l’indipendenza i Tuzzi subirono delle vere carneficine nel massacro dei Tuzzi (1994) si contano circa un milione di morti.

Nel 1989, nel continente africano, iniziarono molti conflitti perché Usa e Urss, non ritenendoli più stati strategici, smisero di appoggiarli economicamente destabilizzandone i governi

Le conseguenze della colonizzazione e delle strategie governative europee, russe e americane nei paesi africani, sono quelle che possiamo osservare ogni giorno anche in Europa.

 

Crimini di guerra in Giappone

Sua maestà imperiale Showa, nome postumo dato al Signor Hirohito, condusse la seconda guerra “sino – giapponese” per l’invasione della Cina (1937 – 1945), 

intervenne a fianco di Italia e Germania nella seconda guerra mondiale. La sua politica di guerra fu: uccidi tutti, depreda tutto, brucia tutto.

 

Crimini di guerra in Cina

Silas Hardoon: nato da una famiglia di Bagdad nel 1868 arriva in Cina e nei primi anni del 1900 inizia la moda del rapimento per la schiavitù e la prostituzione; Uang Jinrong era un’agente della polizia, sotto copertura, 

importante collaboratore di  Du Yuesheng  (1888 – 1951), Capo della Green Gang associazione criminale operante nella colonia Francese di Shanghai.

Grazie a Uang, Du riuscì a controllare tutti i traffici  economici della città, di cui il primo era quello dell’oppio, il cui smercio era appoggiato dai signori della guerra di quel tempo, i veri padroni della Cina.

 

Crimini e loro responsabili

La Green Gang

ebbe un ruolo importante nella campagna anticomunista del 1928 sostenuta dal generale Chiang Kai Shek che diede a Du Yuensheng il grado di generale dell’esercito nazionalista

col risultato di 5000 morti tra gli scioperanti pro comunisti; che non fu mai considerato un vero criminale, ma utile per il controllo della malavita locale.

Nel 1897 avvenne ” l’Incidente di Juye” nel quale, alcuni cinesi uccisero dei cristiani tedeschi, questo fece si che la Germania e altri paesi europei pretendessero una tutela dei loro connazionali, 

i cinesi considerarono questa pretesa un’invadenza che si trasformò in xenofobia aumentando il numero dei massacri.

Prima della nascita della Repubblica Cinese, quella che esiste ancora oggi,  la Cina fu colpita da numerose guerre civili, una delle più impressionanti fu il massacro di Shanghai nel 1926, non ci sono stime precise le ipotesi valutano tra i 12000 e i 50000 morti.

 

Deng Xiaoping

Capo dal 1978 al 1992 del PCC e del governo cinese: giustificò la repressione della protesta di intellettuali, studenti e operai per la libertà di espressione e diritti civili, come: una misura necessaria per mantenere l’ordine sociale e continuare un efficace progresso economico.

Si concluse con la morte di migliaia di civili, la croce rossa ne stima 2600, Amnesty che siano più di un migliaio, le stime più alte da 7000 a 12000 morti.

 

Crimini e loro responsabili

Un fattore importante

sovente dimenticato: questi individui hanno usato persone del popolo per salire al potere e mettere in atto i loro massacri quindi non sono solo loro i colpevoli,

loro hanno impartito degli ordini e qualcuno li ha eseguiti. Hanno promesso diritti e benessere, qualcuno vi ha creduto e pure usufruito; quindi sono molti, i responsabili di tutti questi crimini.

Di Gogoos

Studioso di psicologia e teologia, blogger multitasking, pubblica informazioni di attualità, cultura, scienza, psicologia e spiritualità nell'umana ambiguità che esprime e manifesta la struttura dell'umanità