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Psicologia

Conoscenza le fonti di apprendimento

Conoscenza è consapevolezza elaborazione di informazioni ottenute attraverso l’apprendimento e l’esperienza che dimostrano il sapere

Conoscenza

Le fonti di apprendimento della specie umana dipendono dai seguenti fenomeni

L’uomo impara il:

  • 10% dalla lettura
  •  20% dall’ascolto
  • 30% dall’osservazione
  • 50% dall’udito e dalla vista
  • 70%  dalla discussione
  • 80% dall’Esperienza
  • 95% da ciò che insegniamo

(Da William Glasser 11/5/1925 – 23/8/2013) psichiatra americano)

Impossibile smettere di imparare se conoscere è ciò che dobbiamo, siamo arrivati sin qui imparando che è sempre la conseguenza di molti errori.

Il tempo trascorre e segue il nostro movimento durante il lento evolvere delle coscienza nell’infinito, la memoria ci permette di andare avanti senza ricadere negli stessi errori, la ragione appartiene alla natura che riesce, sempre, a prendere l’ultima decisione.

Sarebbe assurdo cancellare il passato perché è come voler cancellare se stessi, alcuni ricordi si alleggeriscono col tempo ma soprattutto si trasformano in conoscenza.

Anche i più dolorosi ci faranno sorridere perché ci hanno svelato la verità, che al primo impatto è scioccante ma poi si rivela una vera amica della mente.

 

Apprendimento dell’inconscio

Meglio conosciuto come apprendimento latente avviene per la memorizzazione di informazioni nell’inconscio senza uno specifico motivo.

Lo affermò lo psicologo statunitense Edward Chace Tolman (1886-1959) in relazione ad un esperimento sui topi; e sviluppò questo concetto osservando come i ratti riuscivano ad uscire da un labirinto.

Lo psichiatra Carl Gustav Jung  (1875-1961) in merito all’apprendimento dell’inconscio pronuncia questa frase: rendi conscio il tuo inconscio prima che l’inconscio decida della tua vita e tu lo chiami destino.

 

Le tipologie di conoscenza

Sono almeno 6 principalmente abbiamo la conoscenza individuale, quella collettiva, implicita, esplicita, interna ed esterna; quella individuale si riferisce al singolo individuo,

quella collettiva ad un gruppo di persone che operano nello stesso ambiente professionale, quella implicita che indica un soggetto che agisce

senza distanza da cose o persone usando il proprio corpo per esprimere ciò che non riesce a spiegare in parole della situazione in cui è coinvolto.

La conoscenza esplicita e quella fondata su prove inconfutabili che dimostrano una documentazione come ulteriore prova del proprio sapere; mentre

quella interna corrisponde alla conoscenza di se stessi e quella esterna pone attenzione all’ambiente in cui vive la persona vivendo la realtà e adattandoci ad essa valutando i rischi e i vantaggi.

 

 

Di Gogoos

Studioso di psicologia e teologia, blogger multitasking, pubblica informazioni di attualità, cultura, scienza, psicologia e spiritualità nell'umana ambiguità che esprime e manifesta la struttura dell'umanità