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Ambigua Umanità

Buddismo l’origine del movimento e i principi fondamentali

Con Buddismo si identificano gli insegnamenti di Siddartha ritenuto il Buddha la libertà, il pacifismo, la comunità, l’amore, e la legge

Buddismo

non è una religione ma un movimento filosofico che si fonda sugli insegnamenti di Siddartha; maestro di concetti metafisici ed esistenziali.

La libertà, il pacifismo, la comunità, l’amore, e la legge sono in principi fondamentali del Buddismo.

Gli insegnamenti di Siddartha sono seguiti in tutto il mondo da milioni di fedeli, a questo movimento culturale; il movimento culturale si adegua, nella sua evoluzione, a alle culture di molti paesi.

 

Il buddismo inizia

occupandosi delle quattro verità nobili:

  • 1) la verità del dolore,
  • 2) la verità sull’origine del dolore
  • 3) verità sulla fine del dolore
  • 4) verità che porta alla fine del dolore; che il Siddartha acquisì al suo risveglio spirituale.

 

L’insegnamento buddista

si fonda su questi concetti fondamentali:

  • 1) dottrina della sofferenza
  • 2) dottrina dell’ impermanenza (Sofferenza e insoddisfazione generata da fenomeni ed eventi mondani)
  • 3) dottrina dell’assenza dell’io
  • 4) dottrina della coproduzione condizionata
  • 5) dottrina della vacuità

 

Le mia esperienza buddista

Appassionato di religioni e culture straniere ho provato interesse anche per il movimento al Buddista cultura di origine orientale adattatasi in Occidente nel XIX° secolo

Amante della legge, della meditazione e della socialità mi trovai subito a mio agio e forse l’età giovanile mi convinceva parecchio perché il buddismo è un movimento di persone aperte, sociali pacifiste, spirituali e amiche.

Ma purtroppo le mie necessità culturali e spirituali continuavano a spingermi nella direzione del monoteismo anche perché cresciuto in ambienti religiosi.

Cosa notai nel Buddismo occidentale, siccome non conosco quello orientale, fu una libertà di pensiero che il mio carattere non riusciva a convivere.

Il mio ego (io) aveva bisogno di chiusura e non di apertura, di legami piuttosto che svincoli, perché già notai nell’adolescenza che senza vincoli imposti ed autoimposti non riuscivo a far emergere le qualità della mia persona.

Quindi dopo alcune riunioni buddiste che ho vissuto piacevolmente e con interesse ho preferito allontanarmi e riprendere la mia strada monoteista in cui il mio ego riesce a realizzarsi e trovare sicurezza.

Tornando, dopo anni di riflessioni e teorie, a preferire il giorno della resurrezione e la vita eterna, promessa dalla tradizione monoteista, per avere in mano una bussola che diriga il mio viaggio sino alla fine del tempo.

 

 

 

 

Di Gogoos

Studioso di psicologia e teologia, blogger multitasking, pubblica informazioni di attualità, cultura, scienza, psicologia e spiritualità nell'umana ambiguità che esprime e manifesta la struttura dell'umanità